Desenzano: camionista accusato di omicidio stradale per la morte di Adrian Chitoroaga
La scomparsa del 36enne moldavo avvenne nel settembre 2021 lungo l'autostrada A4: questo l'esito delle indagini da parte della Procura di Brescia

Una vicenda che proseguirà tra le aule del tribunale quella avvenuta circa un anno fa a Desenzano, con la scomparsa del 36enne Adrian Chitoroaga in seguito ad un incidente che sarebbe stato provocato da un camionista bresciano ora accusato di omicidio stradale.
Questo quanto deciso dalla Procura di Brescia, procedendo con l'accusa nei confronti del camionista di 48 anni residente a Desenzano coinvolto nel sinistro avvenuto lungo l'autostrada A4, che ha portato alla morte dell'automobilista moldavo padre di due figli.
A conclusione delle indagini preliminari, il ministro della Repubblica Elisabetta Carrea ha quindi chiesto l’incriminazione del 48enne, e il Gip del Tribunale di Brescia Francesca Grassani ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 1 dicembre, come diffuso dallo Studio3A , che assiste la famiglia della vittima.
L’incidente avvenuto nel settembre 2021
“Chitoroaga, che lavorava come autista per una lavanderia industriale nel padovano – si legge in una nota dello studio – stava effettuando consegne ed era su un Renault Trucks di proprietà dell’azienda quando, al km 247+600 nel territorio di Desenzano, il suo mezzo era infatti schiacciato tra l’articolato che lo precedeva, guidato da un 53enne di Latronico (Pz), rimasto illeso, e il carro attrezzi che lo seguiva, e guidato proprio da MU, che se l’era cavata una prognosi di 15 giorni”.
Inizialmente sembrava che Chitoroaga avesse prima urtato il veicolo davanti a lui e poi fosse stato colpito da quello dietro di lui. A seguito di accertamenti, perizie e consulenze tecniche, sarebbe stato preciso “come i due urti siano stati entrambi prodotti dal carro attrezzi, e come sia l’autoarticolato che il camion della vittima siano stati fermati in quel momento a causa di rallentamenti del traffico. : entrambi i conducenti avevano decelerato correttamente e si erano fermati, seguendo i mezzi che li precedevano.
Nella richiesta di rinvio a giudizio, il PM scrive che il 48enne, ora accusato di omicidio stradale, stava «marciando in prima corsia alla velocità di 90 km/h, non si è tempestivamente accorto della presenza davanti a sé di due veicoli fermi o in fase di stop “e di conseguenza” si sono scontrati violentemente, alla velocità di 72 km/h, due volte con l’avantreno di centrodestra del suo Iveco contro la Renault della vittima”. Adrian Chitoroaga non morirà sul colpo, ma in ospedale – ricoverato in gravissime condizioni al Civile – per gravissime fratture e lesioni vascolari.