Tremosine: altolà ai cacciatori di cimeli, l’ordinanza del Sindaco
Sarà possibile procedere alla ricerca del materiale storico solo se preventivamente autorizzati dal Comune, e solamente a fine storico e divulgativo.

Recentemente il Sindaco di Tremosine sul Garda, Battista Girardi, ha emanato un’ordinanza volta a tutelare il patrimonio storico e paesaggistico del territorio comunale, con particolare riferimento ai fatti d’arme ivi accaduti durante la Prima Guerra Mondiale.
Il provvedimento impone una serie di restrizioni alla ricerca di cimeli e materiali della Grande Guerra, una pratica andata sempre maggiormente diffondendosi nel tempo, anche da parte di elementi non residenti, o addirittura stranieri. Non sarà quindi più possibile condurre ricerche non autorizzate, anche mediante l’uso di metal detector. L’ordinanza si rende necessaria a seguito delle moltissime buche non ricoperte, scavate presso l’area di Passo Nota, nella quale è presente una fitta struttura fatta di trincee, sentieri militari e postazioni di varia funzione bellica, che fa in modo di renderla preda ambita per i cacciatori di tesori, che negli anni avrebbero sottratto alla collettività centinaia di reperti, infischiandosene della sacralità dei luoghi. Questo provvedimento ha trovato anche l’approvazione di coloro che conducono ricerche nell’area per passione e con fine di carattere storico e divulgativo, attività che l’ordinanza tutela pienamente.
Infatti, operativamente viene stabilito che le ricerche dovranno d’ora in poi essere preventivamente autorizzate dal Comune e finalizzate esclusivamente all’archiviazione per il Must (Museo Storia e Territorio), ovvero il polo culturale ed espositivo realizzato in località Pieve, lungo viale Europa.