Sono giorni febbrili quelli che precedono la chiamata dell’On. Giorgia Meloni al Quirinale per ricevere dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il mandato di formare un governo. Proprio ieri l’incontro con l’On. Silvio Berlusconi pare aver sbloccato la trattativa per i dicasteri, che sembrava essersi interrotta con il mancato voto di Forza Italia al Presidente del Senato On. Ignazio La Russa.

In questo non semplice clima, alcune indiscrezioni trapelate nella tarda serata di ieri, lunedì 17 ottobre, vedrebbero Giordano Bruno Guerri, notissimo storico, saggista e giornalista, uno dei maggiori conoscitori e divulgatori della prima parte del secolo breve italiano, della storia del ventennio fascista e dei rapporti tra gli italiani e la Chiesa Cattolica, nonché attuale Presidente della Fondazione del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera dal 2008, come nome che sarebbe stato indicato per il Ministero della Cultura dalla coalizione di centrodestra. Una scelta che sembrerebbe fin troppo azzeccata per risultare vera, dalla quale la Nazione guadagnerebbe certamente nel suo complesso e che potrebbe portare aria di rinnovamento nelle stantie stanze del Collegio Romano, anche se, allo stesso tempo, i gardesani si rammaricherebbero della partenza di una figura fondamentale nel panorama culturale benacense. Non resta che incrociare le dita.