Si aggiorna di una nuova pagina la vicenda che vede protagonista l'autovelox di Pai, a Torri del Benàco, divenuto famoso in tutta Italia come "l'incubo degli automobilisti" per aver provocato la bellezza di quasi 14mila sanzioni nel giro di tre mesi e mezzo, con 180 multe recapitate in media al giorno (in particolare ai residenti del territorio) tra agosto e ottobre.

Il dispositivo aveva infatti provocato forte malumore tra gli automobilisti per l'impatto avuto sulla circolazione della sponda veronese del Garda, e in particolare sui loro portafogli, evolutosi in seguito in uno scontro che ha visto protagonisti Alessia Ambrosi, consigliere regionale della Provincia Autonoma di Trento, e il sindaco Stefano Nicotra, il quale aveva portato come motivazione la necessità di intervenire sulle alte velocità di percorrenza che caratterizzavano il tratto, e quindi sulla relativa pericolosità dello stesso.

Fatto sta che i cittadini si erano uniti nel protestare contro l'impressionante numero di sanzioni recapitate, e uno in particolare ha deciso di agire in prima persona, danneggiando l'autovelox armato di fionda e sfere d'acciaio lo scorso gennaio. A distanza di qualche mese, i carabinieri di Torre del Benàco sono riusciti a risalire all'autore del gesto, un pensionato 59enne residente in provincia di Verona.

"Avevo preso due multe ed ero molto arrabbiato, ma mi sono subito pentito" ha confessato l'uomo, identificato grazie alle telecamere di videosorveglianza. Raggiunto dai carabinieri presso la sua abitazione e rinvenute le prove del gesto (uno scontrino relativo all'acquisto delle sfere d'acciaio), è stato quindi indagato per danneggiamento aggravato.