Torna l'allarme legionella in provincia di Brescia, e in particolare a Montichiari, dove sono state trovate tracce del batterio all'interno dei rubinetti di tre edifici scolastici.

Questa la notizia emersa ieri in seguito alle parole del sindaco di Montichiari Marco Togni, il quale ha svelato il risultato delle analisi effettuate nell’ambito del programma contro la legionella avviato nel 2019 nei comuni della bassa bresciana, dopo i casi registrati di ammalati e deceduti durante l'anno precedente che avevano fatto alzare nuovamente la soglia dell'attenzione.

Analisi che hanno dunque portato a risultati positivi presso l’asilo Marcolini, nella palestra Novagli e presso servizi igienici della scuola Falcone, a causa si pensa del mancato utilizzo idrico degli ultimi mesi. Già in campo comunque gli interventi per la sanificazione dei plessi, dove prossimamente verranno predisposti nuovi campionamenti che daranno l'esito dei trattamenti.

Come comunicato dallo stesso sindaco Togni, in vista del prossimo lunedì 5 settembre "con l'apertura degli asili, è stato quindi deciso di portare delle taniche di acqua per il lavaggio delle mani presso l'asilo Marcolini mentre per l'utilizzo dei WC non ci sono problemi. Oltre ai trattamenti suddetti, abbiamo anche deciso di installare dei particolari impianti dosatori di disinfettante negli impianti sanitari (caldaia, accumulatore, tubazioni) per prevenire il problema in futuro".

"Vorrei tranquillizzare eventuali allarmismi - conclude infine il primo cittadino attraverso la nota stampa -: la legionella è un batterio presente sulla terra da prima della comparsa dell'uomo. In tutti gli anni passati con tutta probabilità negli impianti scolastici c'è sempre stato solo che non lo si è mai cercato. 2019, come detto, ogni anno alla riapertura delle scuole e degli impianti sportivi, facciamo tutte le analisi e tutti i trattamenti necessari".