Teleriscaldamento: il prezzo resta bloccato in favore dei consumatori
Lo ha annunciato A2A, confermando il blocco fino al 31 marzo, a cui si aggiunge la riduzione del 5% sull'Iva per il primo trimestre

Come comunicato dalla società A2A Calore e Servizi, per il momento resta bloccata fino al 31 marzo 2023 la componente del prezzo del teleriscaldamento legata al PUN (Prezzo Unico Nazionale) che valorizza l’utilizzo del calore generato da fonte non fossile.
Una decisione questa della stessa società multiservizi, “visto il perdurare della situazione di criticità legata alla volatilità dei mercati energetici”, che porterà un risparmio stimato di 144 euro per famiglia.
All’interno della manovra del Governo, infatti, è stato inserito un importante intervento a sostegno del teleriscaldamento che prevede l’applicazione dell’IVA ridotta al 5% per i consumi del primo trimestre 2023 (gennaio-febbraio-marzo) equiparando il trattamento già previsto per il riscaldamento a gas.
“Salutiamo positivamente questa decisione – commenta Giovanni Punzi, presidente di Adiconsum Brescia – che unitamente alla riduzione dell’IVA per il prossimo trimestre consentirà un concreto risparmio ai consumatori”.