Con il ritorno della Goletta dei Laghi di Legambiente sul Lago di Garda, torna anche l'allarme inquinamento delle acque, con il team di tecnici e volontari di Legambiente che ha raccolto 13 campioni di acqua: 7 sulla sponda lombarda e 6 in Veneto.

E l'allarme riguarda unicamente la sponda lombarda, in quanto dopo essere stati sottoposti ad analisi microbiologiche, tre dei punti campionati sono risultati “fortemente inquinati”: il lago presso la foce di un canale vicino la spiaggia in località Le Rive a Salò; la foce di un torrente nei pressi del porto di Padenghe sul Garda e la foce di un rio nell’Oasi San Francesco del Garda a Desenzano del Garda.

Due i punti risultati “inquinati”: la foce del torrente Toscolano sul lungolago di Toscolano Maderno e la foce di un torrente al fianco del porto in località Santa Maria di Lugana a Sirmione, località per la prima volta oggetto dei monitoraggi della Goletta dei Laghi di Legambiente.

Entro i limiti di legge previsti dalla normativa vigente in Italia sulle acque lacustri, gli altri due punti campionati sulla sponda lombarda: il punto campionato sul lungolago Cesare Battisti, in località Desenzanino, e quello campionato a inizio della passeggiata Maratona-Rivoltella, entrambi a Desenzano del Garda.

I risultati sono stati resi noti ieri a Desenzano nel corso del workshop “Ecosistema Garda”, un momento di confronto attivo con amministrazioni comunali e stakeholder del territorio sulle azioni integrate necessarie all’incremento della sostenibilità delle attività che si sviluppano intorno al lago e sulle potenzialità e criticità nella lotta all’inquinamento da microplastiche.