È stata scoperta e smantellata grazie alle indagini della Guardia di finanza di Brescia una maxi truffa da 328 milioni di euro che sfruttava i bonus edilizi, e che avrebbe visto il fulcro dell'operazione presso un'azienda con sede a Lonato con anche il coinvolgimento di decine di altre realtà aziendali lombarde e venete, oltre a tre studi di commercialisti (uno dei quali sempre a Lonato)

Tra bonus facciate, bonus locazioni e sisma bonus, a svelare la truffa sono state le indagini messe in campo nel 2022 da parte dei militari del Nucleo di polizia economico e tributaria, attivatisi in seguito ad una segnalazione giunta dall'Agenzia delle entrate.

Da qui sono infatti stati avviati numerosi controlli incrociati che hanno permesso di individuare ingenti somme di denaro pubblico incassate tramite crediti di imposta dalle "particolari" caratteristiche, e che hanno così portato le forze dell'ordine a smascherare non solo un'enorme truffa aggravata, ma anche soggetti colpevoli di riciclaggio e autoriciclaggio.

È stata inoltre stabilita una misura cautelare nei confronti dell'imprenditore veneto Mirko Borini, il quale avrebbe appunto ceduto crediti fiscali falsi ad aziende create appositamente per il complesso raggiro, tra cui anche la Spt di Lonato, per poi cederli con l'obiettivo di coprire le spese per operazioni edilizie realizzate su immobili e strutture inesistenti.

Da qui dunque le lunghe indagini che hanno portato al sequestro dei 328 milioni di euro, a cui si è aggiunta appunta la misura cautelare nei confronti dell'imprenditore, oltre a tutta una serie di perquisizioni effettuate presso le realtà coinvolte.