Con l’arrivo di agosto tornano in penisola le giornate dell’Anguria Solidale patrocinate dal Comune di Sirmione, organizzate da oggi, sabato 5 agosto, e fino a giovedì 10 in piazzale Europa, quando sarà possibile prenotare le angurie per sostenere le iniziative dei volontari del Progetto 3T.

Le angurie prenotate verranno consegnate anche a domicilio grazie al lavoro dei volontari: a disposizione di chi vorrà contribuire con la propria donazione è presente il numero 339.6581853, a cui registrare la prenotazione.

Come anticipato, l’iniziativa sarà dedicata al sostegno del Progetto 3T, “Togo, Todomé, Toujours”, nato a Sirmione per raccogliere fondi da destinare allo sviluppo agricolo, scolastico e sanitario presso il villaggio di Todomè in Togo, nell’Africa occidentale.

Origini e sviluppo del Progetto 3T

“Dal 2000 ad oggi – come spiegato dai volontari stessi – siamo andati a Todome con un preciso obbiettivo: avviare un processo di sviluppo capace di avere dei mezzi sufficienti per creare al suo interno l'anima della propria crescita e portare gli abitanti all'autosufficienza alimentare, culturale e socio sanitaria.

Dal 2000 ad oggi il gruppo ha realizzato infrastrutture e portato servizi primari, a partire dalla costruzione di diversi pozzi vista l’urgente esigenza di acqua potabile, utili a ridurre la mortalità infantile anche nei territori limitrofi.

Con l’obiettivo di offrire una migliore istruzione a bambini e ragazzi, sono inoltre state inoltre edificate scuole primarie e secondarie nei villaggi di Todomé, Otowe ed Ewawa. Infine, per garantire l’autosufficienza sanitaria delle popolazioni, si è rivelato indispensabile realizzare un dispensario medico per venire incontro a necessità ed esigenze delle popolazioni.

“Siamo convinti che ogni popolo abbia il diritto di maturare la propria cultura e la qualità della propria vita. A Todomè stiamo cercando di rendere questo sogno sempre più una piccola realtà, e il merito va ai volontari che, nonostante le vicissitudini, donano parte della loro vita a questo progetto. Niente ci rende fieri e orgogliosi quanto pensare che in piccola parte stiamo aiutando un popolo, mantenuto oppresso e dimenticato dal mondo a ritrovare la propria voce”.