Al fine di rendere più sicure le acque del lago di Garda, in settimana è stato approvato il Protocollo d’Intesa tra Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, la Regione Lombardia, la Regione del Veneto, la Provincia autonoma di Trento, le autorità di bacino dei laghi Garda e Idro, nonché la Comunità del Garda.

Il provvedimento è necessario a garantire lo svolgimento continuativo del servizio di pronto intervento nautico, che ha la propria base a Salò con il nucleo mezzi navali della Guardia costiera, attraverso lo stanziamento di 104mila euro, di cui 50mila dal Veneto, 47.000 dalla Lombardia e 7mila dalla Provincia di Trento. Il Vicepresidente, nonché assessore alle infrastrutture della Regione del Veneto, Elisa De Berti, ha dichiarato: “Durante sua sperimentazione, dal 2000 ad oggi, il servizio si è sempre più perfezionato, garantendo standard elevati. La sicurezza nautica dev’essere una priorità, esattamente come il resto dei servizi a disposizione di visitatori, turisti e naviganti”.

Durante tutto l’anno 2022, oltre alla base di Salò per la sponda bresciana e il presidio situato a Torbole, un mezzo nautico con relativo equipaggio è stato schierato sulla sponda veneta presso Lazise, garantendo così la vigilanza anche su tutta la costa orientale del Benaco.