Uno dei temi che, negli ultimi tempi, ha fatto maggiormente discutere l’opinione pubblica desenzanese, anche a seguito del dibattito avvenuto nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, è quello della sicurezza.

L’estate desenzanese non è stata, com’è d’altronde prevedibile e normale per una città di tali dimensioni e dagli straordinari flussi turistici, da sempre fautori di ricchezza ma anche di problematiche maggiori per quanto riguarda la gestione della sicurezza, priva di episodi di cronaca, i più rilevanti dei quali, almeno per la sensibilità pubblica, hanno riguardato la microcriminalità e la violenza giovanile. In risposta rispetto alle doglianze sollevate dai cittadini, l’Amministrazione comunale si è impegnata a fornire una risposta che mette al centro della propria azione la tecnologia. Una sicurezza improntata verso il progresso della tecnica e declinata nell’espansione del sistema di videosorveglianza, che vedrà l’installazione di ottanta nuove telecamere nelle aree più sensibili del territorio, nell’aggiornamento della dotazione personale degli agenti, che avranno modo d’intervenire in maniera più sicura e con maggiori opzioni, e nella valutazione d’entrata in servizio del drone di sorveglianza terrestre Yape, che andrà a pattugliare le strade della città con i propri avanzati sensori.

Dalla cittadinanza desenzanese, che pure nelle discussioni createsi sui social e di persona pare aver apprezzato le iniziative messe in campo, si è dunque levata una domanda alla quale il dibattito politico non ha ancora accennato, ovvero: perché non assumiamo più agenti?

Quesito questo che non è di banale risoluzione, e richiede di scavare tra i documenti di programmazione per trovare una risposta coerente. Qualche delucidazione in merito si evince dalla visione dei documenti che trattano della dotazione organica, ovvero del personale, alle dipendenze del Comune di Desenzano del Garda, in particolare risulta illuminante la lettura del Piao, ovvero del Piano Integrato di Attività e Organizzazione, nel quale si trovano informazioni dettagliate riguardo alle assunzioni da compiere per ciascuna articolazione della macchina pubblica locale nel triennio che va dall’anno in corso al 2025. Secondo tale documento, all’inizio del 2023 risultavano in servizio attivo nella Polizia Locale desenzanese sedici agenti e quattro vicecommissari, per un totale di venti unità complessive. Tra queste sono previste cinque cessazioni dal servizio, per lo più per pensionamento, di cui due tra gli agenti e tre tra i funzionari. Per sopperire alle figure in uscita e aumentare l’organico, l’Amministrazione comunale ha stabilito di procedere all’assunzione di sette nuovi agenti e di tre vicecommissari, portando dunque le unità che saranno in servizio attivo nel 2025 a venti agenti e quattro funzionari, per un totale di ventiquattro operatori nel complesso, oltre naturalmente al Comandante.

Per rispondere dunque al quesito sollevato dai desenzanesi, il Comune sta già assumendo nuovi agenti, aumentandone il numero complessivo del 25%. Certo è anche vero che Desenzano è ben sotto ai limiti di spesa che lo Stato impone per il personale, andando a investirvi poco più del 20% delle entrate medie triennali nelle casse comunali, con il limite massimo che si attesta al 27%, ovvero un milione di euro in più, che comunque sono già impiegati in altri capitoli di spesa.