San Felice: un parco dedicato alla memoria di Vittorio Zambarda
In programma domenica 18 giugno l'inaugurazione del parco dedicato al ricordo di una delle vittime della strage di Piazza Loggia del 1974
Per tutti i bresciani la strage di Piazza della Loggia rappresenta ancora una ferita aperta da quel lontano 28 maggio 1974, quando morirono 8 persone e vennero ferite altre 102 a causa dell'attentato terroristico di matrice neofascista organizzato durante la manifestazione presente in piazza quel giorno.
Un episodio che ogni anno viene ricordato in occasione del triste anniversario del 28 maggio, circostanza questa durante la quale il Comune di San Felice del Benàco ha deciso di portare a compimento un'iniziativa sentita da tutta la cittadinanza, ovvero l'inaugurazione del Parco e della targa in memoria di Vittorio Zambarda, concittadino allora vittima della strage.
La cerimonia si terrà domenica 18 giugno a partire dalle ore 11.00 presso il Parco di via dei Pescatori, alla presenza delle autorità, del sig. Manlio Milani in rappresentanza dell'Associazione Casa della Memoria Vittime della Strage di Piazza della Loggia e dei familiari di Vittorio.
Chi era Vittorio Zambarda
Vittorio Zambarda, l'ottava vittima della strage di piazza Loggia, nato a Portese di San Felice del Benaco il 26 maggio 1914, iniziò a lavorare a Bocca di Croce in giovane età, dopo aver abbandonato gli studi al quarto anno di elementari. Nel 1943 nascose il fratello Giovanni che si rifiutò di arruolarsi, mentre lui non dovette svolgere il servizio militare per motivi di salute. È in questo clima che maturò le convinzioni politiche che lo porteranno ad iscriversi al PCI dopo la Liberazione. Nel 1946 sposò Edera Tei, con la quale ebbe due figli: Bernardo, nato nel 1946, e Piera,
nata nel 1950. Si fece assumere come manovale e guardia notturna per le Ardesi Costruzioni, dedicando tempo per impegnarsi nell'attività politica e sindacale, come iscritto alla FLC. Andò in pensione il 26 Maggio 1974, due giorni dopo si recò a Brescia per perfezionare la pratica di pensionamento.
Gli uffici erano chiusi per una manifestazione antifascista alla quale si unì. Rimase gravemente ferito dalla bomba scoppiata in piazza della Loggia. Venne ricoverato in ospedale, dove rilasciò questa dichiarazione ad un cronista della Stampa: «Ero in pensione da tre giorni […] Mi trovavo lì, in piazza della Loggia, accanto alla fontanella. All'improvviso l'esplosione, un rumore infernale, il lampo». Non uscì più dall'ospedale, morì il 16 Giugno 1974 a causa delle ferite riportate. Domenica 18 Giugno, ricorre il 49. anniversario della celebrazione dei suoi funerali.
"Questa targa vuole essere un segno tangibile del nostro ricordo e della nostra gratitudine verso Vittorio, - spiega Ettore Correndo, consigliere con delega ai Servizi Sociali del Comune di San Felice del Benaco e coordinatore del progetto - che ha perso la vita in modo tragico e violento, ma che ha lasciato un segno indelebile in tutti noi.
La strage di Piazza Loggia è stato un evento terribile che ha segnato profondamente la storia di Brescia, ma ha contribuito a unire la sua comunità in un sentimento di solidarietà e di lotta contro la violenza e la barbarie.
Oggi vogliamo ricordare Vittorio e le altre sette vittime, che hanno perso la vita in quel tragico giorno, rinnovando il nostro impegno per la giustizia, la solidarietà e la pace.
Ringrazio i familiari di Vittorio Zambarda e l’Associazione Casa della Memoria Vittime della Strage di Piazza della Loggia con il suo Presidente Manlio Milani, siamo grati per il loro impegno e dedizione nel mantenere viva la memoria delle vittime".