Il colosso turistico Falkensteiner Michaeler Tourism Group, che possiede circa trenta strutture alberghiere in Europa, delle quali ben nove in Italia, si è aggiudicato il complesso degli impianti d’imbottigliamento dismessi della Tavina, a Salò, per una somma che rimane ignota. Il Consiglio Comunale della città ha già approvato l’autorizzazione per la conversione dell’ex impianto industriale in edifici residenziali, commerciali e ricettivi, per un’area di cantiere che occuperà più di venticinquemila metri quadrati, sulla quale sorgerà anche un albergo a cinque stelle. Grandi operazioni di cantieristica quindi, che dovrebbero essere frutto di un investimento da circa sessanta milioni di euro.

Otmar Michaeler, Amministratore Delegato del gruppo, ha illustrato alcuni aspetti del progetto in una nota formale spedita al Sindaco di Salò, Giampiero Cipani: “Il nostro progetto, come abbiamo avuto modo di illustrare, prevede la costruzione e gestione di un complesso turistico e ricettivo, comprensivo di un albergo a cinque stelle e service apartment, oltre a numerosi servizi e soprattutto al recupero, per una funzionalità pubblica, di diversi spazi verdi. Crediamo che i criteri di sostenibilità con cui è stato concepito il progetto, affidato all’architetto Matteo Thun, potranno avere un impatto positivo su Salò, contribuendo a confermare e rafforzare la sua attrattività per i turisti italiani e internazionali. Questa è l’occasione per riscontrare la fattiva collaborazione, con cui i vari organismi competenti dell’amministrazione hanno dialogato con la proprietà, al fine di condurre il progetto alla piena adesione alle normative, il cui rispetto è sempre imprescindibile punto di partenza della nostra attività. Il cammino è appena cominciato e, auspicando che possa proseguire sui binari tracciati della collaborazione, della responsabilità e nell’interesse del territorio, restiamo a disposizione per ogni approfondimento”.