Nel pomeriggio di oggi, 31 agosto, è stato ritrovato il corpo del giovane pakistano svanito nelle acque del Benaco, nel golfo di Desenzano del Garda, lo scorso 25 giugno, dall’equipaggio dei Volontari del Garda, che vi si sono imbattuti alla profondità di 42 metri, a circa mezzo chilometro dalle coste della città, mentre stavano conducendo un addestramento.

Ricevuto l’avviso, la Guardia Costiera ha inviato in loco un proprio mezzo per recuperare la salma che, con l’autorizzazione della Procura della Repubblica di Brescia, è stata issata a bordo, per poi essere trasferita nel porto di Salò, e in seguito presso l’obitorio dell’ospedale di Brescia. Nel nosocomio del capoluogo della provincia, il corpo è stato quindi riconosciuto come quella di Hasnain Zeb, il trentatreenne di origine pakistana, residente in Valtrompia, che aveva noleggiato un pedalò, presso il lido Feltrinelli di Desenzano del Garda, ritrovato poi alla deriva e senza nessuno a bordo, che era stato cercato per diverso tempo senza ottenere risultati.

L’uomo, un negoziante che risiedeva a Nuvolento, aveva perso la moglie, una ragazza venticinquenne, nel mese di dicembre per cause poi definite naturali, ma gli era stato bloccato il conto ed era rimasto solo ad occuparsi di un bambino di quattro anni. Una serie di sfortunati eventi che sarebbero stati la causa della profonda crisi depressiva che lo attanagliava, che avrebbe cercato di lenire con alcool e droga per i quali era finito in una comunità di recupero. Pertanto gli inquirenti non avrebbero escluso l'ipotesi suicidaria, che sembrerebbe essere la più probabile, ma potrebbe anche essersi trattato di un malore improvviso.