Come spesso accaduto nel corso degli ultimi anni, torna a tremare la terra anche sul lago di Garda, in occasione del terremoto di magnitudo 1.2 registrato dall'OGS, l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.

Una lieve scossa che è stata rilevata alle 16.34 del pomeriggio di mercoledì 22 febbraio, partita da un epicentro dalla profondità di 14 chilometri a sud di Gargnano.

Un fenomeno sismico quello di ieri che è stato in ogni caso di lieve entità, tanto che al momento non sono stati segnalati interventi sul territorio da parte delle forze dell'ordine, così come danni al patrimonio edilizio o ai residenti dell'area sulla sponda bresciana del Garda.

Resta comunque sempre alta la soglia dell'attenzione per quanto concerne i fenomeni sismici, vista anche la particolare predisposizione del bacino benacense, e in particolare in questo periodo sensibile che passerà alla storia in quanto caratterizzato da una tragedia epocale come quella vissuta in Turchia e Siria.

Certo è che sul Garda spesso e volentieri i terremoti sono meno aggressivi rispetto ad altre zone del Paese, come quelli registrati tra Brenzone e Torri del Benàco (magnitudo 1.5) all'inizio dell'anno e a San Felice nell'agosto 2022 (magnitudo 2.0); ma se pensiamo al violento sisma del 2004 avvenuto a Salò, che raggiunse i 5,2 gradi di magnitudo sulla scala Richter, è anche giusto un certo grado di preoccupazione per non farsi trovare impreparati.