Revisione regolamento pesca: dalla Comunità del Garda il documento finale
Obiettivo la revisione del regolamento in base alle proposte dei professionisti e delle associazioni di pesca sportiva

Il tavolo di lavoro interregionale habitat pesca e ittiofauna ha consegnato il 9 maggio 2022 il documento finale del lavoro svolto presso la Comunità del Garda alla Regione Veneto, alla Regione Lombardia e alla Provincia Autonoma di Trento.
Questo "Tavolo di Lavoro”, inaugurato a Peschiera del Garda a novembre scorso, si e fissato come obiettivo la revisione del regolamento vigente di pesca sul Garda, facendo sintesi rispetto alle proposte delle associazioni di pesca sportiva, forte anche di una rappresentanza dei pescatori di professione.
Ciò che ha guidato questo tavolo e stata la volontà di guardare "oltre" la pesca, verso un'ottica di tutela dell‘ittiofauna e habitat gardesano, nel pieno rispetto di punti del ”Contratto di Lago" e delle funzioni della Comunità del Garda.
Questo ”Tavolo di Lavoro" ha quindi proposto di fatto una revisione dei periodi di fermo pesca a tutela della riproduzione di alcune specie ittiche maggiormente a rischio, delle limitazioni quantitative sul pescato, aggiungendo dei punti indispensabili come:
- studio della biomassa ittica gardesana
- inserimento del tesserino (app) segnacatture
- quote di pescato pro-capite annuale
- estensione controlli delle guardie volontarie oltre i tre confini provinciali gardesani
Queste proposte hanno la grande forza della lungimiranza, in quanto assicureranno due fattori importanti: il primo sarà la conoscenza reale della biomassa gardesana, oggi solo stimata in modo approssimativo, che aiuterà a valutare definitivamente Io stato di salute dell'ittiofauna.
Seconda cosa, attraverso i dati della biomassa e l'utilizzo del libretto (app) segnacatture, avremo infine una vera gestione del pescato, potendo cos‘l valutare l'andamento degli stock ittici ed in case provvedere, in modo quanto più preciso, a ripopolamenti mirati al fine di mantenere equilibrio l‘ecosistema.
Ora le proposte sono in mano della politica e ai tecnici regionali, che valuteranno il lavoro svolto e su cui baseranno le revisioni del nuovo regolamento di pesca.