Rapina in casa con taser a Manerba: condannato il responsabile
Il venticinquenne, arrestato in agosto per una rapina in villa a Manerba del Garda, è stato condannato a tre anni e otto mesi di reclusione.

Il Tribunale di Brescia ha condannato a una pena pari a tre anni e otto mesi di reclusione, per rapina aggravata, lesioni e possesso abusivo di un’arma, il responsabile della rapina in villa avvenuta, nello scorso agosto, a Manerba del Garda. Una sentenza che arriva molto presto rispetto ai normali tempi della giustizia, il motivo sarebbe l’accordo di patteggiamento della pena, raggiunto tra il Pubblico Ministero e il condannato.
Il venticinquenne italiano sarebbe stato arrestato domenica 7 agosto dai Carabinieri della Compagnia di Salò, nella prossimità dall’abitazione nella quale, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, dopo aver fatto irruzione, avrebbe legato e colpito con un taser (uno storditore elettrico in dotazione alle forze dell’ordine, in grado di rilasciare potenti scariche sul suo bersaglio), il proprietario, un assicuratore di origine albanese, per derubarlo dei suoi investimenti in bitcoin (una popolare criptovaluta, ovvero una moneta digitale priva uno stato che la emetta).
Il condannato si sarebbe difeso dicendo di essere solamente stato il “palo” agli altri due complici, che lo avrebbero poi abbandonato dopo la rapina, forse per spartirsi il bottino solamente in due. Il resto della banda non sarebbe ancora però stata assicurata alla giustizia, così come il denaro dell’assicuratore deve ancora essere recuperato.