Con il 2023 prende il via la politica di green tourism che porterà il Lago di Garda ad essere il primo bacino italiano carbon neutral, per un’ospitalità più moderna, sostenibile e protagonista della transizione ecologica.

Tutto questo è Garda Outdoors Green Ambassado, il progetto è promosso dal team Garda Outdoors, realtà editoriale e commerciale online dal 2014, nata per la promozione turistica globale del Garda e le sue città (Brescia, Mantova, Trento e Verona) e per la promo-commercializzazione delle attività del territorio.

Secondo uno studio pubblicato da EY Parthenon e Booking.com le strutture ricettive di tutto il mondo producono 264 milioni di tonnellate di emissioni di Co2 equivalente all’anno, che rappresentano il 10% delle emissioni totali dell’intero settore turistico. Tuttavia, il settore ricettivo ha anche l’opportunità di guidare il cambiamento per rendere i viaggi e il turismo più sostenibili, come del resto chiede il viaggiatore moderno, più consapevole dell’impatto delle sue azioni e più attento all’aspetto etico della vacanza.

"Anche Garda Outdoors – spiegano i responsabili Silvia Turazza e Walter Sestili – vuole fare la sua parte, incoraggiando i suoi partners a intraprendere un proprio percorso di sostenibilità, con l’obiettivo ambizioso di fare del Garda il primo bacino turistico a impatto zero sul clima, facendone un’area pilota per la svolta ecologista dei soggiorni in Italia".

"Il nostro obiettivo – continuano i due referenti – è compensare 10.000 tonnellate di carbonio nel 2023 e grazie ai nostri partner abbiamo acquistato le prime 399 tonnellate di crediti di carbonio per un valore di 3.416 euro".

Garda Outdoors Green Ambassador muove i primi passi, ma già conta le prime, entusiastiche adesioni: l’Hotel San Felix e la Nautica San Felice a San Felice del Benaco, l’Hotel Alberello a Riva del Garda, Fabbris Moto a Verona e Visit Valdadige di Dolcè.