Finalmente una buona notizia per i canneti presenti nel territorio del Basso Garda, uno degli habitat caratteristici benacensi per la fauna locale e dalla grande importanza per la funzione fitodepuratrice relativa alle acque lacustri, che negli ultimi anni sono scomparsi ad un ritmo impressionante, oltre il 35% in una dozzina di anni.

Un problema che si è potuto notare in particolare a Desenzano e Sirmione, dove la necessità di tutelare questi ambienti ha visto la possibilità di intervento grazie ad un bando di Regione Lombardia sulle acque lacustri vinto dal Comune di Desenzano, che annovera tra gli interventi anche un'opera di rinforzo delle sponde, parte del progetto presentato insieme a Luca Filia per il Comune di Sirmione e ai tecnici facilitatori regionali.

Sarà così possibile di intervenire in modo efficace e immediato attraverso un investimento pari a circa 89mila euro, come riportato nel fine settimana dalle pagine del Corriere della Sera, sollecitata dall'esito dei monitoraggi condotti in questi anni dal Centro Ricerche Ambientali di Sirmione.

Approvato dunque il progetto per il potenziamento dei canneti presenti sul territorio del Basso Garda, in particolare presso aree sensibili quali l'Oasi San Francesco di Desenzano e l'area porto Zattera, dove è previsto in tempi brevi l'avvio degli interventi.

Come infatti evidenziato dalla relazione tecnica del progetto, questi ambienti, in particolare quelli dalle dimensioni più importanti, "si stanno scompattando", con la presenza quindi di "nuclei isolati e spazi vuoti in quello che una volta era il nucleo centrale del canneto", mentre quelli più ridotti "si stanno diradando fino a sparire".

Il tutto a causa in particolare dei fenomeni di inquinamento, dei cambiamenti ambientali e delle modifiche ambientali e infrastrutturali effettuate sui litorali (spesso per una ricaduta positiva in termini turistici), con conseguenze dirette poi sull'intero ecosistema benacense.