Difronte al dilungarsi delle tempistiche relative all'inaugurazione del nuovo Polo delle Emergenze previsto a Desenzano, che ospiterà i corpi di Vigili del Fuoco, Croce Rossa e Protezione Civile per intervenire, anche in sinergia, sull'intero territorio del Basso Garda, vengono ora richieste informazioni certe su quello che è lo stato dell'arte del progetto.

In particolare, i consiglieri della "Coalizione per Desenzano" Stefano Terzi e Andrea Palmerini hanno protocollato in data odierna un’interrogazione all’assessore ai lavori pubblici Giovanni Maiolo sulla situazione della struttura.

"Il Polo delle Emergenze era la promessa elettorale di Malinverno nella prima campagna elettorale dichiara Stefano Terzi un progetto importante ma gestito in maniera pessima, tanto che per avere qualcosa da mostrare nella campagna successiva fu organizzata in pompa magna una cerimonia di posa delle prima pietra il 20 febbraio 2022. In quella data fu promessa "La conclusione per i lavori per l’estate 2022", dopo i soli 122 i giorni di cantiere che riporta il cartello davanti alla struttura, ne sono passati 500".

"Continua la sindrome dell’annuncio dell’amministrazione Malinverno rincalza Andrea Palmerini ora era data per certa la data del primo luglio 2023, comunque un anno dopo la promessa precedente. Talmente certa che il comune ha formalmente deliberato di disdire l’affitto dell’attuale sede dei Vigili del Fuoco. Ma nulla è accaduto e ogni rinvio, oltre ai disagi, porta con sé costi, basti solo pensare all’affitto e alla gestione delle attuali sedi"

"Abbiamo quindi presentato una interpellanza all’assessore Maiolo continua Terzi per sapere se ci sono delle tempistiche certe per il trasferimento delle tre associazioni coinvolte: Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Croce Rossa. Chiediamo che sia messo un punto fermo su questa storia che sta diventando infinita, trascinandosi ben oltre ogni ragionevolezza".

"Chiediamo anche conclude Palmerini a che punto sia la stipula della convenzione coi comuni interessati per la copertura dei costi di gestione della struttura, convenzione che per noi andava definita prima dell’inizio dei lavori. I desenzanesi si sono sobbarcati l’investimento, almeno le spese ordinarie devono essere equamente distribuite tra i fruitori"