Peschiera: le nuove scoperte emerse dal restauro delle antiche strutture
In occasione degli interventi in corso presso Porta Brescia, sono emersi nuovi ritrovamenti in continuità con quanto avvenuto nel recente passato

"Peschiera del Garda ha ancora tanta 'storia potenziale' da liberare". Parola di Filippo Gavazzoni, assessore con delega alla Tutela dei beni storici e delle mura del Comune, che attraverso i propri canali social ha dato notizia di un interessante ritrovamento avvenuto sul territorio comunale.
Scoperta emersa in occasione degli interventi di restauro attivati presso Porta Brescia, che riguarderanno l'intera struttura compreso il sottotetto, in vista di una futura riconversione che è stata avviata partendo dal ripristino della sua conformazione originale, così come appariva durante la Serenissima Repubblica di Venezia.
In particolare, durante la rimozione del terreno "accumulatosi nel corso del tempo nello spazio compreso tra il lato della porta verso il Feltrin e il muro in sasso di contenimento del terrapieno", sono stati trovati i resti di una antica struttura, che si ipotizza possa essere un bagno pubblico d'epoca asburgica.
Seppur non di alto valore storico, è questo un ritrovamento in continuità con quanto avvenuto nel recente passato come ricordato dallo stesso Gavazzoni, quando sono tornate alla luce "le fondamenta della cinta difensiva medievale" prima e in seguito "gli archi di quello che sembra il ponte della stessa epoca".
"Queste possono sembrare tante piccole cose, magari anche poco importanti - conclude l'assessore Gavazzoni - ma, quando messe insieme ai restauri già effettuati come quello di Porta Verona con il ritorno del Leone di San Marco, oppure ai camminamenti del Bastione San Marco e Querini e ai prossimi in lista d’attesa, come quelli tra il Tognon e il Feltrin, possono invece fare la differenza nel raccontare e nel dipingere, come in un quadro, l’identità storica di Peschiera del Garda".