Peschiera del Garda: riemerge la barca che trasportò Garibaldi nel 1866
Si tratta di una piccola cannoniera a tre vele e otto remi che trasportò l’eroe dei due mondi sul Benaco durante la Terza Guerra d’Indipendenza.

Nei giorni scorsi è emerso come sia ancora presente, conservata in un deposito di San Benedetto di Lugana, nel territorio comunale di Peschiera del Garda, l’imbarcazione che, ormai più di un secolo e mezzo fa, traghettò nelle acque gardesane nientemeno che Giuseppe Garibaldi.
Si tratta di una piccola cannoniera a tre vele e otto remi che trasportò l’eroe dei due mondi sul Benaco durante la Terza Guerra d’Indipendenza, in particolare nel luglio del 1866, tra Peschiera, Salò e l’allora Desenzano sul Lago, dove Giuseppe Garibaldi si trovava al comando dei propri reparti, che avevano il compito di muoversi alla base delle Alpi per distrarre i reparti austriaci mentre il grosso delle truppe italiane attraversava la pianura Padana. Il generale utilizzò l’imbarcazione per ispezionare la flottiglia di analoghe cannoniere, in parte catturate al nemico, che era stata costituita proprio per pattugliare il lago in quei giorni. La barca riuscì dunque a sopravvivere ai conflitti del Risorgimento e alle guerre mondiali, uscendo dal servizio militare nel 1878 ma restando ormeggiata nel porto di Peschiera del Garda sino al dopoguerra quando veniva utilizzata a fine sportivo, mentre le omologhe erano state in precedenza demolite.
L’imbarcazione si trova, come descritto dal quotidiano Bresciaoggi, in possesso di Alberto Avanzini, proprietario dell’omonima azienda agricola, il cui padre la comprò da Angelo Danieli, un commerciante di Peschiera del Garda, nella seconda metà dello scorso secolo.