Pericolo aviaria sul Garda: primo caso certificato a Toscolano Maderno
Le immagini dei numerosi gabbiani morti sulle spiagge del Basso Garda erano il primo indizio: alta l'allerta dopo il primo caso rilevato

Negli ultimi giorni si sono susseguite diverse ipotesi, più o meno accreditate, sulle cause che avrebbero portato a una vera e propria moria di gabbiani sul Basso Garda (qui la notizia), con decine e decine di esemplari trovati senza vita.
Le segnalazioni si susseguono ormai da giorni, con tantissimi esemplari morti trovati sulle spiagge del territorio, in particolare tra Desenzano e Sirmione, dal Vò a Punta Grò, così come anche tanti galleggiavano direttamente nel lago, con i volontari del Wwf impegnati nella rimozione e nello stoccaggio per effettuare le prime analisi.
È purtroppo emersa una novità però in queste ore, dopo che sono state condotte le analisi sulla carcassa di un gabbiano trovato morto da un cittadino a Toscolano Maderno: trasportato presso l'Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie, incaricato in questi giorni delle suddette analisi, è stata infatti rilevata la positività all'influenza aviaria di tipo H5N1, per la prima volta comparsa presso il bacino benacense.
Una notizia che ha fatto scattare l'allerta massima in particolare sul Garda bresciano, visto come l'aviaria potrebbe causare anche decessi nei confronti di altre specie locali (da appurare le cause della morte di un airone cenerino, di uno svasso e di una garzetta), e che ora è osservato speciale in quanto maggiore indiziato per spiegare il triste e pericoloso fenomeno.
"Stiamo toccando con mano il degrado ambientale della nostra provincia - hanno dichiarato i rappresentati di Wwf Bergamo-Brescia -, dobbiamo urgentemente ripensare e rivalutare i sistemi produttivi e di consumo con attenzione in primis agli habitat naturali del territorio".