Secondo i dati dell’affluenza registrati nei seggi, a mezzogiorno e alle sei di sera di oggi, domenica 25 settembre, tutta la provincia di Brescia, così come i comuni del comprensorio del Garda, è sensibilmente più entusiasta riguardo al voto rispetto alla media nazionale. Addirittura, il dato di mezzogiorno era risultato più alto rispetto a quello delle elezioni politiche del 2018, facendo sperare in un vistoso incremento dell’affluenza anche alla chiusura delle sezioni elettorali, che si terranno alle undici di sera in tutto il paese.

L’affluenza complessiva nel bresciano alle sette di sera è stata però del 61%, dieci punti in più rispetto alla media del Paese, attestatasi al 51% degli aventi diritto, mentre nel 2018 era stato quasi il 66% dei bresciani a recarsi alle urne prima della stessa ora. All’interno della provincia vi sono alcune differenze: la città di Brescia conta una percentuale d’affluenza del 59% degli aventi diritto, mentre nei comuni minori pare ci sia un’affluenza più alta, con una media del 61%, in particolare sul Garda, sebbene Desenzano, come ormai assodato, con il 56% sia uno dei dati più bassi della provincia. In Lombardia, sempre alle sette di sera, ha votato quasi il 59% degli elettori, dato sempre più basso di quattro anni fa, ma molto migliore rispetto al resto della Nazione.

Da questi primi dati si possono fare alcune ipotesi: l’affluenza più alta nelle regioni del nord, dovuta forse in parte al maltempo che sta flagellando il meridione, potrebbe essere un cattivo segno per un Movimento 5 Stelle che sembrava aver recuperato molto nelle ultime settimane, mentre un’affluenza prevalente nei medi e piccoli centri potrebbe essere un dato positivo per la coalizione di centrodestra, essendo le grandi città un serbatoio di voti molto importante per il centrosinistra e il terzo polo.

I seggi resteranno aperti fino alle undici di sera, orario nel quale uscirà il dato definitivo sull’affluenza, mentre si dovrà attendere sino ad oltre la mezzanotte per conoscere i risultati, almeno parziali, di una delle più inusuali elezioni della storia repubblicana.