Nuovo polo logistico: anche la minoranza lonatese, dopo Castiglione, batte un colpo
La minoranza lonatese ha depositato una mozione riguardante il polo logistico, l'obiettivo è far recepire la relazione della Provincia sul progetto.

Dopo Castiglione delle Stiviere, sbarca anche a Lonato del Garda il dibattito istituzionale riguardante il nuovo polo logistico, da costruire sul confine con la città mantovana, vicino alle Fornaci Romane, lungo la Strada Provinciale SP83. Il complesso, che dovrebbe essere realizzato dall’azienda milanese Develog, specializzata nelle costruzioni di carattere logistico, dovrebbe arrivare a occupare 93mila metri quadrati di superficie che, a detta del Vicesindaco Monica Zilioli, detentrice delle deleghe all’Urbanistica e all’Edilizia Privata, ha destinazione di carattere produttivo sin dal 2010, sebbene siano stati utilizzati a fini agricoli fino ad oggi.
In seguito al dibattito già avvenuto a Castiglione delle Stiviere, anche i consiglieri comunali di minoranza di Lonato del Garda hanno infatti depositato una mozione, volta a fare in modo che il Consiglio Comunale impegni il Sindaco Roberto Tardani e l’amministrazione a recepire, nell’ambito dell’attesissima Conferenza di Servizi in programma per venerdì 30 settembre, le indicazioni contenute nella relazione, che sarebbe negativa, realizzata dalla Provincia di Brescia e riguardante la costruzione del complesso logistico.
Secondo l’opposizione lonatese dovrebbero essere condotte indagini di tipo geologico e idraulico nell’area riguardante la futura costruzione, ambiti che andrebbero approfonditi in quanto componenti sensibili, nonchè necessari a escludere le possibili incidenze, dirette e indirette, sul sito in cui dovrebbe sorgere il grande complesso. Sempre in tema idrogeologico, viene posta attenzione riguardo alla gestione delle acque piovane meteoriche, da trattare e smaltire nei canali irrigui afferenti al reticolo idrico minore di competenza comunale. Oltre alle tematiche di carattere naturalistico, andrebbero poi, a detta della minoranza, attenzionate quelle riguardanti l’urbanistica, riguardo alle quali si renderebbe necessario produrre documenti normativi e cartografici che siano chiarificatori delle variazioni effettuate.