La sezione Brescia-Bergamo del Wwf lancia un nuovo allarme per la gestione della fauna selvatica sul Garda, in seguito ad un nuovo ritrovamento a Desenzano di un giovane cigno morto.

In particolare, viene puntato il dito contro la scorretta abitudine di dar loro cibo per divertimento, viste le gravi conseguenze che possono subentrare dopo anni e anni di comportamenti errati.

"Può sembrare un gesto di bontà - come comunicato dal Wwf Brescia-Bergamo - ma in realtà è una pratica scorretta, se gli volete bene non cibateli e non toccateli. Dare da mangiare agli animali selvatici è una pratica sbagliatissima, i motivi sono tanti e non si tratta di semplici opinioni ma gli effetti di questo gesto sono reali e dimostrati da Etologi, biologi, veterinari, guide ambientali e forestali e possiamo andare avanti con National Geographic, Empa, WWF...tutto su base scientifica".

Come inoltre spiegato dalla realtà ambientalista, "Quello che stiamo vedendo con i cigni sul lago è un semplice esempio di una condizione di dipendenza dall'uomo che li ha abituati a frequentare luoghi troppo antropizzati dove l'animale viene esposto a pericoli e malattie. Cibo non idoneo, attacchi da parte di cani liberi, investimenti, a volte allontanati maldestramente da alcune persone e in alcuni casi anche incapacità di procurarsi naturalmente il proprio cibo, sono le cause che purtroppo nuocciono a questi selvatici.

Se questi vengono a stazionare e a nidificare in luoghi trafficati come marciapiedi, ai bordi delle strade, su una spiaggia pubblica è perché hanno perso il loro istinto, li abbiamo erroneamente addomesticati. (I selvatici quando vedono l'uomo dovrebbero scappare). Ricordiamoci che l'ecosistema lacustre offre loro tutto quello di cui han bisogno".