Morte di Samuele Freddi: accusato un amico di omicidio preterintenzionale
Il giovane 20enne morì per un malore in seguito ad una caduta in cui batté la testa sull'asfalto. Escluse colpe mediche

Una morte improvvisa che sconvolse l'intera comunità quella di Samuele Freddi, il 20enne deceduto nel luglio 2021 nella sua casa di Manerba, per una vicenda che si aggiorna ora di una nuova pagina a distanza di quasi due anni.
È stato infatti chiesto il rinvio a giudizio per un amico coetaneo che sarebbe il responsabile della caduta nella quale Samuele batté la testa, e per questo gli viene oggi imputata l'accusa di omicidio preterintenzionale. Esclusa dal Pm la colpa medica, resta ora l'attesa per capire la data in cui verrà fissata l'udienza preliminare.
I tragici fatti del 2021
Secondo le ricostruzioni, quella sera si era generato un litigio tra amici in cui era rimasto coinvolto anche Samuele, il quale venne spinto a terra battendo violentemente la testa sull'asfalto.
Nulla di grave era sembrato in un primo momento, con il giovane che si era recato al pronto soccorso dell'ospedale di Gavardo per farsi medicare, firmando successivamente le dimissioni volontarie e tornando in seguito presso la propria abitazione. Da lí in poi il peggioramento della situazione, con un forte mal di testa prima e infine il malore che si è rivelato fatale per il giovane.
La vicenda ebbe però un ulteriore tragico risvolto da lí a poche settimane, quando a ottobre la madre Paola Tonoli si tolse la vita e venne poi trovata morta nelle acque di San Felice, dopo che la sua improvvisamente scomparsa aveva attivato la macchina delle ricerche durate circa una ventina di giorni. Una storia che attende adesso quindi solo gli ultimi sviluppi per potersi dire definitivamente conclusa dopo tanta sofferenza.