I militari del nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza, su mandato della Procura della Repubblica di Brescia, nella persona del Pubblico Ministero dott. Alessio Bernardi, avrebbero fatto irruzione in un’azienda agricola situata nelle campagne del territorio comunale di Bedizzole, mettendo sotto sequestro una quantità enorme di marijuana: più di due tonnellate.

La sostanza in questione sarebbe stata coltivata regolarmente nei terreni dell’impresa, autorizzata da una recente norma alla coltivazione della canapa per prodotti diversi dagli stupefacenti, e stivata nei tre capannoni della stessa. Sarebbe stata quindi un’attività regolare se nelle piante, fatte analizzare dai militari, non fosse stato trovato un livello di THC (il principio attivo che determina gli effetti stupefacenti dei cannabinoidi) elevato in maniera anomala rispetto ai fini che avrebbe dovuto avere il prodotto coltivato. Oltre alle piante irregolari sarebbero stati trovati diversi macchinari sofisticati, in un vero e proprio laboratorio, necessari alla produzione e commercializzazione della droga, tra i quali trituratori, centrifughe, essiccatori, sublimatori e attrezzi per il confezionamento del prodotto finito.

A operazione conclusa, i soggetti responsabili dell’azienda agricola sarebbero stati denunciati per detenzione di stupefacenti ai fini della loro commercializzazione, e saranno ora tenuti a chiarire la loro posizione di fronte al Tribunale di Brescia.