Maltrattamenti verso le ginnaste: interdizione per l'allenatrice Stefania Fogliata
Disposto il divieto di allenare su tutto il territorio nazionale in seguito alle indagini nate dalle recenti denunce delle giovani atlete

Si torna a parlare della vicenda che ha visto protagonista l’allenatrice bresciana di ginnastica ritmica Stefania Fogliata, visto come nelle ultime ore è stata ufficializzata nei suoi confronti la misura cautelare interdittiva del divieto di allenare su tutto il territorio nazionale.
Questo quanto stabilito dal Gip della Procura di Brescia in seguito all'indagine sviluppatasi dalle denunce di presunti maltrattamenti fisici e psicologici da parte di due atlete del territorio, presentate lo scorso agosto e rapidamente divenute un caso di livello nazionale.
Per cercare di appurare quanto realmente accaduto, con il Gip bresciano che presenta un quadro di "quotidiano stillicidio di improperi e umiliazioni ai quali si sono sommate le percosse", sono attualmente in corso le perquisizioni da parte della Polizia di Stato presso la palestra in cui lavora l'allenatrice, a Calcinato, con la requisizione di cellulare e pc.
Sarebbero otto le presunte vittime dei maltrattamenti aggravati che avrebbero perpetrato da Stefania Fogliata, tra i 10 e i 14 anni, per una situazione portata a galla lo scorso settembre in seguito ai racconti delle ragazze verso i propri famigliari in merito a come venivano gestiti gli allenamenti, provocanti uno stress tale da portare all'abbandono della disciplina da parte delle giovani coinvolte.
Le testimonianze delle presunte vittime sono quindi state ascoltate in audizioni protette, così come sono stati raccolti chat e video dai cellulari che proverebbero quanto denunciato, per un totale di 25 testimoni coinvolti. Quanto raccolto ha così portato alla decisione del giudice per le indagini preliminari Francesca Grassani di disporre l'interdizione.