Maltempo e precipitazioni: aumenta l'ottimismo per il comparto agricolo
Le forti piogge di questi giorni hanno rivitalizzato le colture del territorio. Diminuita la portata d'acqua in uscita dal Garda verso il Mincio

Sta dando sollievo al territorio l'attesa ondata di maltempo che sta caratterizzando il post Ferragosto, con intense precipitazioni abbattutesi sul bacino benacense utili per frenare l'emergenza idrica causata dalla forte siccità degli scorsi mesi.
La pioggia intensa di questi giorni, caduta copiosa soprattutto nell'alto mantovano, ha fatto si che si allentasse la preoccupazione in particolare del comparto agricolo, vista la necessità di irrigazione dei campi che andava a scontrarsi con le possibilità di utilizzo delle acque del Garda, già di per se in difficoltà visto l'abbassamento costante dei livelli.
Una condizione che ha consentito infatti di ridurre le portate d'acqua in uscita dal bacino benacense verso il Mincio, già diminuita di recente da 60 a 45 metri cubi al secondo,, passando poi a 33 e ora a 19, così da venire incontro alle necessità idriche in vista dell'ultima trance di stagione estiva, per la quale comunque resta alto il livello di apprensione visto come sia previsto un ritorno di tempo sereno e alte temperature già dai prossimi giorni.
Un piccolo aiuto è quindi arrivato anche per i livelli del Garda, anche se caratterizzato ancora da una situazione emergenziale (il riempimento è intorno al 25%), che non consente ulteriori sacrifici nei confronti delle colture locali. Agricoltura che comunque ha beneficiato dei 30/50 millimetri (il base alla zona) caduti nel giro di poche ore, pari alla spaventosa media dell'intero mese di 47 mm, con la possibilità ora di portare a compimento le colture che vengono raccolte a metà agosto (soprattutto frutta e mais) e di sostenere quelle in fase di maturazione.
L'emergenza non può certo dirsi superata, ma quanto meno ora c'è più speranza di "sopravvivere" a quello che è stato un anno da record, in negativo: come infatti certificato dal CNR con l'istituto di scienze dell'atmosfera e del clima, l'Isac, il 2022 è l'anno più arido da sempre da quando vengono rilevati i dati a livello nazionale, ovvero dal 1800, con un -52% di precipitazioni per quanto riguarda il Nord Italia.