Lonato: nuove zone commerciali in programmazione, monta la polemica
L'amministrazione comunale lonatese vorrebbe destinare circa 7mila metri quadri di terreno ad aree commerciali e direzionali, ma il PD non ci sta.

Il voto contrario dei rappresentanti del Partito Democratico presso la Commissione Urbanistica lonatese ha fatto sorgere l’occasione per portare all’attenzione i nuovi piani di destinazione commerciale e direzionale, uno strumento di governo del territorio atto a rendere edificabili circa settemila metri quadrati di territorio attualmente destinato ad altri utilizzi, sul quale potrebbero essere costruiti capannoni fino ad un’altezza di dieci metri.
I rappresentanti Partito Democratico lonatese sarebbero stati molto chiari riguardo ai motivi che hanno portato alla bocciatura del testo, infatti la decisione rappresenterebbe, a detta loro, l’ennesima autorizzazione al consumo di suolo in un territorio già pieno di attività commerciali e industriali di ogni tipo, oltre ai grandi cantieri infrastrutturali che lo attraversano, come quello del tracciato del TAV, e senza dimenticare la spinosa questione del progetto di un grande polo logistico che potrebbe sorgere in un’area vergine ai confini con il territorio comunale di Castiglione delle Stiviere. Quella del consumo di suolo è una battaglia sulla quale insiste molto il Consigliere Comunale Paola Perini, che avrebbe preferito optare per un diverso modello di sviluppo, basato sul recupero delle aree industriali e commerciali esistenti, in stato di abbandono, piuttosto che propendere per l’utilizzo di terreni non ancora edificati.
Certo rimane il fatto che nell’area in questione dovrebbero anche sorgere edifici e infrastrutture di pubblica utilità, come un centro sportivo di notevoli dimensioni e una bretella stradale di collegamento con la strada provinciale, anche se, sempre secondo i rappresentanti del Partito Democratico, si renderebbe doverosa una riflessione sull’opportunità di costruire ulteriori centri adibiti ad attività commerciale in prossimità di simili strutture già funzionanti.