Lonato: Partito Democratico contrario al progetto del polo logistico
In seguito all’approvazione della della Commissione Urbanistica lonatese, il locale circolo PD ha espresso la propria posizione rilasciando una nota.

La spinosa questione del progetto di un nuovo polo logistico da costruire nel territorio comunale di Lonato del Garda, ma al confine con Castiglione delle Stiviere, starebbe procedendo speditamente. In seguito all’approvazione da parte della Commissione Urbanistica lonatese, il prossimo passo nel processo di approvazione del progetto sarà quello della Giunta Comunale, che potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
Se la maggioranza consiliare lonatese sembra essere favorevole alla realizzazione del progetto, lo stesso non si può dire dell’opposizione, la cui componente del Partito Democratico così si è espressa in una lunga nota: ”Il progetto del nuovo polo logistico fra i comuni di Lonato del Garda e Castiglione delle Stiviere, che prevede costruzioni e cementificazione per 93mila metri quadrati, ha appena ottenuto un primo via libera dalla Commissione Urbanistica del Comune. Anche se la provincia di Brescia, Lonato inclusa, è disseminata d’immobili abbandonati che sfregiano il territorio, si continua a distruggere terreno agricolo vergine, fingendo di non sapere che spesso dietro a questi progetti si nascondono operazioni di speculazione edilizia. Il Partito Democratico di Lonato esprime la propria opposizione a questo progetto. Lo strumento urbanistico di Lonato prevede, purtroppo, l’edificazione in quella zona, ma ciò non significa che sia possibile fare scempio di ogni cosa. Lì ci sono le sorgenti di un corso d’acqua naturale demaniale, che scorre nei terreni della lottizzazione. Deviare, incanalare, intubare un corso d’acqua naturale senza riguardo, anche per la flora e la fauna che vivono nel suo alveo, è una cosa da non fare. Con la siccità che va sempre più aggravandosi dobbiamo preservare le nostre fonti di acqua da inquinamento o alterazione, e quel rio è parte del sistema che irriga le campagne lonatesi. Per questo l’amministrazione deve valutare con maggiore attenzione i reali interessi dei cittadini, che poco hanno da ottenere da un nuovo scempio ambientale. Se in questo momento pare impossibile una variante al Piano di Governo del Territorio che preveda la cancellazione della previsione di edificazione, almeno si salvaguardi il corso d’acqua, impedendone la trasformazione. Il rio deve continuare a fluire nel luogo dove scorre da sempre: nulla obbliga Lonato alla sua trasformazione”.