Lonato: deceduto uno degli operai rimasti bloccati nel pozzo
La vittima è Gianfranco Corso, 50enne originario di Medole, scomparso nella notte probabilmente a causa dell'inalazione di fumi tossici

Sarebbero le complicazioni occorse in seguito all'inalazione di fumi tossici ad aver provocato il malore accusato da uno dei due operai recuperati lo scorso mercoledì 30 agosto all'interno di un pozzo di 9 metri a Lonato, il quale purtroppo è deceduto la scorsa notte presso l'ospedale Civile di Brescia dove si trovava ricoverato.
La vittima è il 50 enne Gianfranco Corso, operaio mantovano originario di Medole e dipendente di una ditta di Carpenedolo, il quale aveva accusato un principio di asfissia mentre stava intervenendo presso il cantiere allestito al santuario della Madonna di San Polo.
Questa la ricostruzione di quanto avvenuto: in seguito al malore, provocato con ogni probabilità dalle sostanze tossiche presenti, era stato inviato un collega per recuperarlo, ma a causa forse di un'imbragatura fissata male o sempre di un malore, è finito per precipitare nel pozzo restando ferito, oltre che bloccato insieme a Corso.
Entrambi erano infine stati recuperati grazie all'intervento dei vigili del fuoco con il supporto degli specialisti del gruppo Speleo alpinistico fluviale, per poi essere trasportati presso gli ospedali Civile di Brescia e Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Le cure dei sanitari non hanno però consentito purtroppo di salvare la vita all'operaio, che si aggiunge così alla lista delle morti bianche occorse sul Garda dall'inizio del 2023.
Ph: Vigili del Fuoco