Il Consiglio Regionale lombardo ha approvato all’unanimità una nuova legge regionale che promuove il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità.

Il Presidente del Consiglio Regionale, primo firmatario del progetto di legge, Alessandro Fermi, ha commentato: “Una rivoluzione copernicana nell’ambito dell’assistenza alle persone con disabilità, che passa da una logica basata sull’offerta di servizi e prestazioni all’individuazione degli interventi per il miglioramento della qualità di vita, partendo direttamente dai bisogni, dagli interessi, dalle richieste, dai desideri e dalle preferenze del singolo individuo. Questo l’orizzonte delineato dalla legge regionale che abbiamo approvato oggi all’unanimità in Consiglio regionale, il cui obiettivo è mettere a disposizione tutte le risorse del sistema di welfare per progetti che investono non solo l’ambito specifico della cura, ma anche tutti gli altri aspetti della vita quotidiana, dall’abitazione alla mobilità, al lavoro e all’inclusione scolastica e lavorativa. Una legge che finalmente mette davvero la persona con disabilità al centro delle politiche regionali”.

I principii cardine del provvedimento prevedono la libertà di scelta del proprio luogo di residenza, senza l’obbligo di dimora in una particolare abitazione, l’accesso a una serie di servizi di sostegno a domicilio e la disponibilità dei servizi e delle strutture sociali con criterio d’uguaglianza. La legge ha come destinatari tutti i soggetti in possesso di una certificazione d’invalidità non inferiore al 46% e un’età superiore ai quattordici anni.