Si è concluso con la fine di giugno il Festival della Sostenibilità sul Garda, rassegna di eventi, incontri ed attività lunga tre mesi organizzata ogni anno dall’associazione L.A.CU.S. con l’obiettivo di aumentare la sensibilità verso un turismo improntato sullo sviluppo sostenibile.

Uno degli ultimi appuntamenti del festival, tenutosi il 24 all’interno del progetto “Semi di Sostenibilità”, ha visto un importante seminario dal titolo “L’Imposta di soggiorno sul Garda: una possibile fonte per promuovere la sostenibilità sul territorio? Presentazione dei risultati di un’indagine esplorativa”, dove si sono analizzate le strategie legate appunto all’utilizzo dell’imposta di soggiorno.

L’evento è stato coordinato dal Comitato Scientifico per gli Indici di Sostenibilità del lago di Garda, realtà nata nel 2019 grazie alla presenza dei prof Michele Pezzagno di UniBs, Veronica Polin di UniVr e Angelina Scarano dell’Istituto Bazoli Polo, ed erano presenti per l’occasione, oltre al segretario generale della Comunità del Garda dr. Pierlucio Ceresa, alcuni amministratori locali della sponda bresciana quali il sindaco di San Felice del Benaco Simone Zuin e Luigi Bertoldi, vice-sindaco di Tignale e presidente facente funzione del Consorzio di operatori turistici Lago di Garda Lombardia.

“Il seminario in questione ha avuto una valenza culturale importantissima, - riporta la nota pubblicata dall’associazione L.A.CU.S. – poiché ha dato il via ad un percorso di progettazione partecipata per la creazione di una strategia di sviluppo sostenibile del lago di Garda”: inizialmente è stata esposta l’analisi dei dati ricevuti da più della metà dei comuni gardesani delle te regioni, attraverso la compilazione di questionario inviato nel 2020 utile proprio per capire le modalità di utilizzo dei relativi proventi, i quali per legge devono essere investiti per lo sviluppo dell’ambito turistico, culturale e ambientale.

Successivamente si è discusso riguardo ai processi di contestualizzazione territoriale degli obiettivi di sviluppo sostenibile e dei traguardi, partendo da contesti internazionali fino ad arrivare a quelli specifici regionali e provinciali, così da avere un riferimento sulla gestione da parte di altri territori. Su quello bresciano, ad esempio, è stata evidenziata la nascita del Centro di Ricerca e Documentazione per l’Agenda dello Sviluppo Sostenibile 2030 (CRA2030) e l’Accordo di partenariato pubblico-privato che ha creato il CSS (Centro Sviluppo Sostenibilità).

“L’intervento degli amministratori che hanno raccontato la loro esperienza – prosegue la nota –, ha fatto emergere chiaramente come un utilizzo consono dei proventi dell’imposta di soggiorno premi il territorio e la qualità di vita della comunità, ma soprattutto incentiva la nascita di una solida economia turistica e culturale che guarda al futuro. Durante l’incontro è emersa anche la mancanza di condivisione tra gli amministratori gardesani per un regolamento che permetta di definire un’imposta di soggiorno unitaria per tutto il Garda; tutto ciò sarebbe un beneficio per l’economia turistica e culturale, e su questo tema auspichiamo che ci sia un’evoluzione positiva nei prossimi mesi”.

Al termine dell’incontro è stata poi annunciata la volontà di convocare un Assemblea Straordinaria dell’Ente verso settembre, con l’obbiettivo di definire un unico approccio territoriale e sistemico sempre improntato sul tema della sostenibilità, così che attraverso strategie condivise possa essere migliorata ulteriormente l’attuale gestione di quanto raccolto con la tassa di soggiorno.

Prosegue incessantemente dunque l’impegno da parte delle realtà coinvolte nell’accrescere la consapevolezza delle persone riguardo al tema della sostenibilità, concretizzatosi in questi ultimi anni anche in una progressiva destagionalizzazione turistica, così da riuscire finalmente ad elaborare un progetto comune e condiviso su di un territorio particolare dal punto di vista amministrativo com’è il bacino benacense.