Si riaccende il dibattito che ormai da anni tiene banco sul territorio benacense e non solo, ovvero la realizzazione della tratta Alta Velocità e la relativa stazione “del Garda”.

Se infatti era stata prospettata a più riprese la realizzazione di una stazione a San Martino che convogliasse gli arrivi turistici sul bacino gardesano, non certo senza critiche e opposizioni giunte dal territorio a causa dell’eventuale impatto ambientale, arriva ora un ulteriore parere contrario direttamente dalla Soprintendenza.

È infatti Luca Rinaldi, il Soprintendente alle belle arti, archeologia e paesaggio per le Provincie di Bergamo e Brescia, a lanciare l’allarme per quanto riguarda sia la sponda bresciana del lago che l’entroterra, in particolare per la tutela che deve necessariamente essere garantita dal punto di vista dell’eccessiva cementificazione a scapito delle aree verdi.

Un indirizzo certamente ferreo quello identificato da qui in avanti per la realizzazione dell’opera, che dovrà necessariamente prevedere caratteristiche di salvaguardia del territorio, come ad esempio la realizzazione di strutture turistiche di lusso unicamente presso aree già cementificate, e soprattutto, l’impossibilità di realizzare l’ipotesi della stazione Tav intermedia a San Martino della Battaglia, proprio per salvaguardare ulteriori interventi di edificazione presso aree di pregio ambientale come quelle del Parco Locale di Interesse Sovracomunale. (...)

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