La cartiera di Toscolano riapre anzitempo: soddisfazione tra gli operai, ma permangono nubi all'orizzonte
La cartiera di Toscolano Maderno ha riaperto prima di lunedì 26, tornando pienamente operativa, ma nuove chiusure potrebbero essere dietro l'angolo.

Nella giornata di oggi, giovedì 22 settembre, si è anzitempo concluso il periodo di fermo alla produzione e di cassa integrazione per 217 dei 227 operai della cartiera di Toscolano Maderno, posseduta dal Gruppo Burgo, che avrebbe dovuto, secondo gli accordi presi con i sindacati, riaprire solamente lunedì 26 settembre.
Un’ottima notizia dunque, sia per i dirigenti che per gli operai, che avevano ricevuto già martedì la convocazione per oggi, determinata dall’abbassamento oscillatorio dei prezzi dell’energia elettrica, un fattore importantissimo per un’impresa energivora qual è una cartiera che, quando il gas costa troppo, di fatto lavora in perdita, nonostante sia servita da una sussidiaria del suo stesso gruppo industriale, che si occupa appunto di approvvigionamento energetico per le aziende della famiglia Burgo.
Nonostante la buona novella, permangono delle nubi all’orizzonte, infatti l’incertezza dei provvedimenti che potrà prendere il nuovo governo italiano, dopo le elezioni, unita al colpevole attendismo con cui l’Unione Europea sta affrontando la questione e alla notizia della mobilitazione parziale dello stato russo, pronto evidentemente a portare lo scontro in Ucraina a un livello da guerra totale, non fa ben sperare riguardo all’immediato futuro, perché, nonostante il carico di lavoro nutritissimo per la cartiera, nuovi innalzamenti del costo dell’energia potrebbero determinare ulteriori chiusure e periodi intermittenti di cassa integrazione.