Che il lago di Garda stia diventando con il passare degli anni una meta sempre più apprezzata e ricercata dai turisti di tutto il mondo è ormai evidente, e basta analizzare i numeri relativi ai flussi in ingresso per comprendere come ogni stagione si registrino sempre più presenze presso le varie località del lago.

Se però da una parte l'incremento dei visitatori non può che considerarsi un bene dal punto di vista strategico ed economico per l'intero bacino benacense, dall'altra emergono sempre più criticità a causa degli impressionanti numeri di presenze rispetto a conformazione e caratteristiche del territorio.

Ingorgo Strada della Forra

L'ultima vicenda che racconta di ciò si è registrata nelle ultime ore sulla sponda bresciana del lago, e in particolare a Tremosine, dove lungo la Strada della Forra si è venuto a creare un impressionante ingorgo tra veicoli intorno alle 19.30, ovvero quando non era più in vigore il senso unico alternato, attivato da alcuni anni proprio per contrastare eventuali ingorghi durante le ore diurne (dalle 10 alle 19). È infatti bastata una manovra scorretta in un punto particolarmente stretto della strada per immobilizzare la viabilità sull'intero tratto.

Un ingorgo impressionante che ha fatto rapidamente il giro del mondo attraverso i social network, dopo che alcuni turisti tedeschi avevano ripreso l'accaduto, divenendo uno dei video più virali della giornata con quasi 20 milioni di visualizzazioni sulle varie piattaforme, accompagnato da commenti che si alternavano tra divertimento, sarcasmo e polemica.

Sirmione borgo antico

Un episodio questo che ha richiamato anche ai video circolati in occasione del weekend pasquale a Sirmione, con il borgo antico letteralmente invaso dai turisti durante le giornate festive. Una situazione arrivata al punto tale da non essere certo un bello spot per la Perla del Garda, con numerosi turisti italiani e stranieri che si sono lamentati per le difficoltà riscontrate durante la visita del centro storico.

Flussi continui di persone in ingresso e uscita, stretti in lunghe code che rendevano quasi impossibile la libertà di movimento, il tutto reso ancora più complesso dal passaggio dei veicoli di residenti e ospiti. Non certo il contesto migliore per godersi un gelato in tranquillità e sicurezza, considerato anche il restringimento del passaggio presso il ponte attualmente in fase di consolidamento strutturale.

Se poi si considerano i flussi veicolari che caratterizzano le arterie stradali durante le principali giornate di festa e vacanza durante tutto la stagione turistica, basta un singolo sinistro stradale per paralizzare la viabilità su tutto il periplo benacense, dal Basso all'Alto Garda, dalla zona dei Parchi all'ormai "celebre" gardesana occidentale.

Traffico A4

Il comparto turistico è di gran lunga il motore trainante dell'intero territorio, e questo si è ormai consolidato negli anni, ma forse ancora troppo poco si è fatto per riuscire a sostenere in modo virtuoso la mole sempre più in crescita di presenze, con il rischio che l'ottima visibilità turistica raggiunta dal Garda a livello internazionale possa rappresentare un'arma a doppio taglio.