L'influencer Nina Rima, che conta centoduemila seguaci su Instagram, avrebbe nei giorni scorsi lanciato un atto d’accusa a Gardaland, asserendo di aver ricevuto un trattamento discriminatorio da parte del personale del parco, poiché non le sarebbe stata concessa, nonostante il certificato di disabilità mostrato, nonché l’evidente menomazione della gamba sinistra, la tessera atta a saltare le lunghe code (che, come spiegato dalla stessa ragazza, le provocano importanti dolori per la posizione statica), in quanto, a detta di un operatore, non sarebbe stata “abbastanza disabile”. Inutile dire che il clamore mediatico e social è stato fortissimo, con centinaia di commenti arrabbiati sulle pagine dello stesso parco divertimenti, che ha quindi emesso un comunicato, per rispondere alla questione, che smentirebbe la versione dell’influencer.

Qui uno stralcio della risposta di Gardaland: “La signorina Nina Rima ha avuto il pass prioritario insieme a tutto il suo gruppo, in quanto accompagnatrice di un ospite ipovedente, ma non ha potuto accedere a quattro delle trentacinque attrazioni del parco per ragioni di sicurezza, ovvero regole dettate dai costruttori e legate alla sua disabilità specifica. Quando il gruppo ha avuto accesso al Parco, il nostro personale, altamente formato e preparato per accogliere gli ospiti con disabilità, ha spiegato le limitazioni di accessibilità sia per la casistica sensoriale sia per la casistica di portatori di protesi. La signora non ha voluto portare con sé la Guida al Parco per Ospiti con Disabilità Fisica dove sono elencate chiaramente le attrazioni accessibili. La salute e la sicurezza dei nostri ospiti sono sempre la nostra priorità, siamo orgogliosi di essere un resort inclusivo e accessibile e siamo davvero spiacenti per quanto apprendiamo”.