Incendio a Desenzano: esplosa una bombola di gpl, scatta l'ordinanza del Comune
Le fiamme avrebbero coinvolto una superficie di circa 3mila metri quadri. Il sindaco stabilisce finestre chiuse e divieto di sostare in zona

Un'estesa e complessa operazione di spegnimento si è resa necessaria a partire da ieri pomeriggio e per tutta la notte a Desenzano, dopo che nel pomeriggio è divampato l'imponente incendio all'interno del centro commerciale Le Vele.
Si è infatti reso necessario il lavoro di quasi un'ottantina di vigili del fuoco con 8 squadre, 6 autobotti e due autoscale, vista l'importante superficie rimasta coinvolta dalle fiamme, che avrebbero intaccato circa 3mila metri quadrati della struttura.
Secondo le prime ricostruzioni, a provocare il disastro sarebbe stato un incidente presso il cantiere allestito sul tetto dell'ex Obi, in fase di ristrutturazione, che ha visto l'esplosione di una bombola di gpl. Fortunatamente, le operazioni di evacuazione hanno evitato che le persone presenti subissero conseguenze, e nessuno è rimasto ferito.
Coinvolti anche gli uffici dell'Asst del Garda, con la Direzione che ha deciso di sospendere temporaneamente attività quali sportelli, consultorio e vaccinazioni. Per chi necessitasse degli sportelli scelta/revoca, sarà possibile contattate l'azienda ospedaliera tramite email.
L'ordinanza del Comune di Desenzano
- A seguito dell'incendio, che ha provocato il rilascio nell'aria di importanto quantità di sostanze nocive e micro-inquinanti, come rilevato anche dalle prime analizi di Arpa, il sindaco Guido Malinverno ha quindi firmato un'ordinanza im cui si stabilisce:
- l’inagibilità temporanea del Centro Commerciale denominato “Le Vele” sito in viale Marconi n.1 – Loc. Viadotto;
- l’immediata chiusura temporanea e fino a revoca della presente ordinanza, di tutte le finestre delle abitazioni site nelle seguenti vie: *Marconi, Adua, Caduti dei Lager, Montesuello, Tobruch, A.d'Egitto, Pescala, Nikolajewka, Caduti dell'Egeo, Valeggio, Mezzocolle, Irta, Bezzecca, Custoza, Goito, Pastrengo, Como, Pola, Trieste, Rivoli, Trento, Bergamo, Milano, Brescia, Cremona, Lecco, Curtatone, Vicina;*
- il divieto per i residenti nei fabbricati compresi nelle vie di cui al punto 2, di sostare all'aperto se non strettamente necessario, di raccogliere verdure e frutti degli orti piantagioni di pertinenza dei fabbricati medesimi;
- di evitare spostamenti e frequentazioni nell'area interessata, se non per ragioni strettamente necessarie ed urgenti.