Ieri, mercoledì 6 luglio, la Polizia Locale di Ghedi ha arrestato a Montichiari un marocchino ventiduenne senza permesso di soggiorno, aspirante rapper che si fa chiamare “il biondo” e si spaccia per spagnolo, il quale lo scorso inverno, insieme ad altri giovanissimi, era coinvolto nell’incendio appiccato al bar “Mi Vida” di Ghedi, avvenuto come vendetta in seguito alla denuncia da parte del titolare, sulla televisione nazionale, delle continue vessazioni subite da questa banda di giovani. Gli agenti della Polizia Locale lo hanno quindi fatto trasferire a Torino per attuare il decreto d’espulsione: un biglietto di sola andata verso il Marocco.

Il “biondo”, in seguito al fatto delittuoso, si era volatilizzato, vivendo per mesi in latitanza, sinché delle segnalazioni dei cittadini alle forze dell’ordine non hanno indicato agli agenti movimenti sospetti all’interno di un’abitazione abbandonata in centro al paese. La Polizia Locale ha quindi fatto irruzione fermando e identificando due soggetti stranieri: uno è poi risultato incensurato, sebbene anch’egli clandestino, mentre l’altro è stato riconosciuto come il cantante marocchino, che potrà esercitare la voce con un famoso ritornello dei Clash, perché ha sfidato la legge, ma la legge ha vinto.