Guidizzolo: le telecamere funzionano, meno rifiuti sulla tangenziale
L’abbandono dei rifiuti sulla variante della SP236 pare essere in netto calo, sebbene non del tutto sparito, il deterrente delle telecamere funziona.

Negli ultimi giorni dalle strade del territorio comunale di Guidizzolo provengono buone notizie a tema ambientale.
Infatti, lungo i bordi della variante guidizzolese della tangenziale provinciale SP236, che soffre del problema dell’abbandono dei rifiuti praticamente da quando è stata aperta alcuni anni fa, si sono registrati nei mesi estivi molti meno episodi d’inciviltà. Questo miglioramento è senza alcun dubbio frutto dell’installazione di telecamere di videosorveglianza volte a fungere da deterrente per il fenomeno ed eventualmente individuare e sanzionare i trasgressori che abbandonano il proprio pattume sulla strada. La funzione di deterrenza è inoltre confermata dal fatto che fino a oggi pare non essere stata erogata alcuna multa, sintomo che la sola presenza dell’occhio elettronico basti a rendere più responsabili i passanti, anche obtorto collo.
Certo sebbene il fenomeno sia stato ridotto di molto, esso non è scomparso, motivo per cui è recentemente circolata l’ipotesi, nel dibattito pubblico apertosi in tema anche sui social network, di collocare lungo l’arteria stradale una serie di contenitori per l’immondizia. Una soluzione questa che genererebbe però problematiche di natura economica, in quanto richiederebbe il passaggio ad hoc di operatori ecologici nella zona, oltre alla possibilità di generare traffico e rischio d’incidenti per le autovetture di passaggio. L’unica ipotesi praticabile al momento parrebbe essere l’affidarsi al senso civico dei cittadini, un esercizio che di questi tempi pare inutile, sebbene sognare non costi nulla. L’appello alla civiltà è stato dunque rilanciato da più parti, molto della politica, delle istituzioni e società civile in primis, sia sui media che sui social network. Certo, se da un lato ci sono i maleducati, dall’altro esistono anche tanti cittadini amanti del proprio territorio e disposti a mettersi in campo in prima persona per servire la comunità, come i volontari che in tante occasioni, l’ultima nello scorso maggio, si sono rimboccati le maniche per la pulizia del luogo dai rifiuti che andavano accumulandosi.