Notizie allarmanti per l’ecosistema provengono da circa 90 chilometri dal Garda, ovvero dalla zona in cui il Mincio va a immettersi nel Po, verso i territori comunali di Sermide e Felonica, nonché Ostiglia e Borgo Mantovano, per poi sfociare nell’Adriatico.

Proprio dal mare starebbe risalendo nell’acqua dolce, cui pare essersi adattato, il famigerato granchio blu, che potrebbe presto diventare l’ennesima specie invasiva a vivere nel bacino lacustre benacense. Tale animale avrebbe già marciato per 150 chilometri, e non vi sarebbe modo di fermarlo.

Dunque il granchio blu, specie oceanica entrata nel Mediterraneo poco più di settant’anni fa, e poi nell’Adriatico, in cui si è riprodotto molto velocemente, andando a nutrirsi delle culture di cozze e vongole del delta del Po, mettendo in crisi i lavoratori del settore che fanno base tra Chioggia e Venezia, divenendo quindi un problema anche a livello economico, oltre che ambientale.

Secondo gli esperti la specie non dovrebbe essere in grado di adattarsi alle acque dolci, si spera dunque che il Garda possa costituire per questo granchio una barriera insormontabile, ma lo stesso animale ha già stupito tutti riuscendo a risalire il Po ed entrare nel Mincio, muovendosi anche via terra, motivo per cui l’ecosistema gardesano, già messo a dura prova, dovrà presto affrontare una nuova specie invasiva.