I gabbiani morti a Desenzano avevano l’Aviaria: arriva la conferma dall’ATS
In pericolo gli allevamenti di pollame, la malattia non dovrebbe essere contagiosa per l’uomo, ma ATS e Comune di Desenzano chiedono prudenza.

Come era stato ipotizzato in prima battuta, le approfondite analisi condotte sulle carcasse dei gabbiani, raccolte dai tecnici dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Brescia, con l’aiuto delle autorità locali, presso Desenzano del Garda, hanno riscontrato come causa della morte l’influenza aviaria. Un risultato che spaventerebbe quindi i più, vista l’uscita recentissima da un periodo pandemico sempre dettato da quella che alla base è un’influenza, ma che sembrava scontato in seguito agli esami analoghi eseguiti sull’avifauna di Toscolano Maderno.
Nel frattempo si starebbero moltiplicando i ritrovamenti di volatili morti, che nelle ultime ore sarebbe arrivato a superare il centinaio. A fare strage di questi animali sarebbe in particolare ceppo d’influenza aviaria altamente patogeno (individuato precisamente dall’acronimo scientifico HPAI), molto aggressivo e solo recentemente scoperto in Italia. A preoccuparsi è specialmente il settore dell’allevamento di pollami, che rischierebbe perdite incalcolabili e starebbe valutando l’introduzione di ulteriori misure di sicurezza per evitare il contagio dei propri animali.
Sebbene il rischio di passaggio all’uomo di questo virus resti basso, l’ATS di Brescia raccomanda di evitare il contatto diretto con gli animali selvatici specialmente se questi appaiano moribondi o deceduti, provvedendo a lavare mani e vestiti a temperatura elevata nel caso in cui questo avvenga. Il Comune di Desenzano del Garda si è unito ai consigli forniti dall’ATS, ricordando l’importanza di segnalare tempestivamente alle autorità competenti le carcasse dei volatili, evitando in ogni modo di toccarle o sbarazzarsene da soli.