Futuro senza coregoni per l’incubatoio ittico
L’intero comparto preoccupato dalla sparizione dal Garda della specie regina del mercatod

Arrivano ulteriori novità non certo positive sul fronte della pesca nelle acque del Garda, dopo che nelle scorse settimane le associazioni lombarde, insieme ad alcuni esponenti delle istituzioni, hanno espresso a propria contrarietà in merito al divieto di introduzione di specie considerate alloctone per il territorio, attraverso anche un grande convegno di carattere nazionale organizzato in piazza Città di Lombardia a Milano.
Un settore questo pesantemente colpito dalle conseguenze del Covid, e che ora rischia di vedersi deprivare di un vero e proprio must per la pesca e la cucina benacense, ovvero il coregone.
Questo a causa del nuovo bando di gestione per l’incubatoio ittico di Desenzano per il biennio 2022/23, il quale ha addirittura rischiato la chiusura, ma che con ogni probabilità proseguirà coni suoi interventi di ripopolazione dalla prossima primavera senza appunto le uova di coregone, che di fatto rappresenta la maggior parte del pescato professionale benacense nonché il più richiesto e pregiato, provocando appunto seri danni economici all’intero comparto. (...)