Fridays for Future: lo Sciopero Globale per il Clima organizzato il 23 settembre
In Italia così come nel resto del mondo, piazze gremite il venerdì 23 per la manifestazione organizzata per sensibilizzare sull’emergenza climatica

Tornano a riempirsi le piazze di tutto il mondo in occasione di venerdì 23 settembre, quando riprenderanno le manifestazioni per lo Sciopero Globale per il Clima organizzato dal movimento per la giustizia climatica Fridays For Future.
È in particolare uno l’obiettivo della manifestazione mondiale: “La necessità di rimettere al centro il benessere delle persone per sconfiggere la crisi climatica, superando un modello che pone i profitti come priorità”.
Una data simbolica questa soprattutto per l’Italia: la giornata rappresenta infatti il culmine dell’impegno messo in campo da Fridays for Future Italia durante la campagna elettorale, per riuscire a portare al centro del dibattito pubblico i temi e le misure necessarie per risolvere la crisi climatica, garantendo il supporto necessario alle persone più colpite dagli effetti della crisi energetica.
Insieme di proposte questo raccolto all’interno dell’Agenda climatica, che secondo la realtà internazionale dovrebbero essere incluse in ogni programma e considerate da ogni candidato per affrontare l’emergenza del clima (per scoprire di cosa si tratta, visitare il sito fridaysforfutureitalia.it/lagenda-climatica), improntata sullo slogan #PeopleNotProfit, (persone, non profitto).
Come dichiarato dal gruppo, “in questi giorni stiamo incontrando candidate e candidati e chiediamo loro che la crisi climatica venga affrontata a partire dall’energia e dai trasporti, che si parli di edilizia, lavoro, povertà energetica e acqua. Abbiamo 5 proposte e 10 richieste, e sappiamo che il solo voto non è sufficiente per vedere questo cambiamento realizzato: serve alzare la voce e battersi per il cambiamento”.
Per questi motivi gli attivisti di Fridays For Future ha invitato tutte le associazioni, i sindacati e i movimenti ad aderire e partecipare attivamente allo sciopero in ogni città, come fatto ad esempio dalla FLC, sindacato di tutti coloro che lavorano nei settori della scuola (pubblica, privata e scuole italiane all’estero), dell’educazione degli adulti, dell’università (pubblica e privata), della ricerca (pubblica e privata), della formazione professionale, artistica e musicale
"Il disastro avvenuto nelle Marche pochi giorni fa – come spiegato da Agnese Casadei, portavoce di Fridays for Future Italia – ci ricorda quali siano le conseguenze di ignorare la crisi climatica. La possibilità di evitare un aumento catastrofico delle temperature dipende dai prossimi 5 anni, e rischiamo che essi vengano sprecati da un Parlamento che non vede la questione climatica come prioritaria. Non possiamo permetterci che questo accada: la politica deve sapere che ignorare questo problema non è un'opzione (…) che non agire oggi significa essere complici criminali della crisi più grande della storia dell'uomo".