In occasione dell'assemblea dei soci tenutasi lunedì 23 ottobre, Massimo Ghidelli ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza del Consorzio Garda Lombardia, l'ente di promozione turistica per la sponda bresciana del Benàco.

Il mandato di Ghidelli aveva preso il via nel 2021 ed era previsto in scadenza nel 2025, ma naturalmente ora si attendono imminenti sviluppi per quanto riguarda la nuova governance del Consorzio, anche se al momento non vi è ancora nulla di definito visto come siano in corso i confronti tra i sindaci del Garda bresciano.

Alla base della scelta ci sarebbe infatti una differenza di visioni rispetto alla gestione futura della realtà e, più in generale, delle modalità di promozione del comprensorio: ricordiamo infatti come il PIL del turismo gardesano lombardo valga 2,5 miliardi di euro, rappresentando il 76% del turismo provinciale bresciano e il 24% di quello lombardo.

Ghidelli: "L'attuale gestione è inadeguata, serve un salto di qualità"

"A fronte di numeri decisamente positivi per il turismo gardesano registrati anche quest'anno, ritengo che l'organizzazione per la promozione turistica collettiva del Garda sia oggi inadeguata - ha infatti commentato Massimo Ghidelli -. Le dimissioni sono da parte mia un gesto di consapevole responsabilità per proporre un cambio deciso, un modo per invitare ad un salto di qualità rispetto all'attuale concept del Consorzio.
È necessario che gli amministratori pubblici, che sono i grossi contributori e che gestiscono in modo diretto la politica del territorio, si uniscano in una profonda riflessione in merito alla promozione turistica. Il mio invito è quello di ripensare completamente la strategia, l'organizzazione e la struttura del Consorzio, partendo proprio da un forte coinvolgimento di tutti i sindaci, puntando così ad una gestione sempre più unitaria. Il problema è che sulla promozione si investe molto, ma non a livello aggregato, e oggi per competere serve essere rappresentati da un marchio forte come può essere il Garda nel suo complesso. è una questione di visione complessiva".

"A disposizione un budget non adeguato per una promozione più efficace"

"Il Consorzio può contare su un budget legato alle quote fornite dai soci di 280mila euro, una cifra assolutamente non adeguata per consentire una promozione su vari livelli, - prosegue Ghidelli - unendo soluzioni classiche come workshop, fiere, visite ecc. e proposte più innovative, guardando ad esempio verso lidi quali l'intelligenza artificiale, il metaverso, la web reputation, e ancor di più verso un'analisi interna per comprendere al meglio il sistema gardesano. Basti pensare che il Consorzio del Garda Trentino, grazie anche ad una specifica legge regionale, può contare su un budget di circa 5 milioni di euro, mentre si arriva a 2,6 milioni per il Garda Veneto.
Secondo me il Consorzio Garda Lombardia dovrebbe essere una sorta di holding del turismo, oltre che dotarsi di un direttore che abbia grandi competenze personali, rispetto invece alla presenza di tante realtà in rappresentanza dei singoli comuni. Dobbiamo avere un orizzonte temporale pluriennale con strategie innovative, ma per questo servono risorse, e soprattutto un'idea condivisa. Da questo punto di vista, ritengo quindi indispensabile una gestione da parte di nuovi amministratori, che tengano conto dei quattro principali fattori in termini di turismo, ovvero residenti, operatori economici, turisti e ambiente" conclude infine Ghidelli.