Esperti da tutto il mondo radunatisi a Riva per il 16° Congresso Internazionale sui vaccini
Una tre giorni ricca di contenuti quella andata in scena il 12-14 settembre, che ha visto la presenza sul Garda di 260 ricercatori internazionali

Dal Covid alle nuove malattie infettive, dagli ultimi filoni di ricerca ai nuovi vaccini spray, è stata una tre giorni densa di contenuti e confronti quella andata in scena dal 12 al 14 settembre presso Fierecongressi di Riva del Garda, in occasione della 16esima edizione del Congresso Internazionale sui vaccini.
L'evento, che ha di fatto inaugurato la stagione autunnale degli eventi in presenza al centro fiere benacense, ha visto la presenza di ben 260 esperti provenienti da tutto il mondo per confrontarsi sull'attualità medico-scientifica, 25 relatori e discussant su tre sessioni plenarie, otto diverse discussioni e 13 breakout session.
Tra seminari e momenti conviviali, è stata offerta ai professionisti e massimi esperti del settore l’opportunità di condividere le loro conoscenze sugli attuali sviluppi e scoperte nel campo dei vaccini, ancora fortemente concentrato sulla diffusione del Covid e relative nuove varianti.
"Si pensava che con tutte le morti e le ospedalizzazioni la copertura vaccinale sarebbe stata molto alta - come dichiarato ai microfoni RAI dall'immunologo statunitense e presidente del congresso Gregory Poland - ma non lo è stata in Italia, in Europa e nemmeno negli Stati Uniti, quindi ora stiamo lavorando su nuove strategie per raggiungere le persone che non comprendono la scienza e aiutarle a capire come proteggere sé stessi e la propria famiglia. Queste nuove mutazioni evadono i vaccini di cui disponiamo al momento, e quindi dobbiamo crearne di nuovi che però le persone non accettano, con la conseguenza della nascita di nuove varianti e così l'innescarsi di un circolo vizioso".