Inizialmente la vicenda ha preso il via con la denuncia da parte dei pescatori bresciani e gardesani rispetto all'"emergenza cormorani", a cui è seguita la replica del Wwf Bergamo-Brescia con la quale invece si smentiva la presenza di una situazione problematica.

E ora, una nuova, piccata risposta arriva dai rappresentanti di U.P.BS., U.P.S.d.G. e PESCA 4.0, attraverso una lettera aperta che proponiamo di seguito integralmente.

La lettera aperta firmata U.P.BS., U.P.S.d.G. e PESCA 4.0

"Dopo le nostre denunce di emergenza Cormorano, il Rappresentante gardesano WWF Brescia – Bergamo dichiara che siamo noi pescatori i colpevoli del misfatto! Colpa dei pescatori l’aumento dei cormorani, perché immettiamo noi gli avannotti prodotti negli incubatoi ittici e che quindi è colpa nostra aver cambiato gli equilibri naturali attivando di fatto con avannotti l’aumento dei cormorani!

Pur comprendendo la superficialità di questa dichiarazione dovuta magari alla poca conoscenza sulle modalità delle produzioni e immissioni ittiche, riteniamo che questa convinzione del rappresentante Brescia Bergamo del WWF non meriti nemmeno una risposta!

Passando alle altre dichiarazioni, lo stesso rappresentante, chiede piuttosto che venga attuata una gestione della pesca più sostenibile e che si ripensi a regolamenti su immissioni e prelievi!

Giusto! Rispondiamo noi, ma anche qui si conferma la poca attenzione e superficialità con la quale è stato scritto questo commento da parte sua. Ci pare strano che al rappresentante del WWF sia sfuggito che più volte i giornali hanno pubblicato notizia che da vari mesi si sono svolti incontri organizzati dalla Comunità del Garda, con Associazioni di pescatori ricreativi qualificate Regionali di Lombardia, Veneto e Provincia di Trento assieme ai pescatori di professione e tecnici, per proporre una bozza di nuovo regolamento da consegnare agli Enti preposti, nuovo regolamento del Garda che porti proprio a valutare e programmare una pesca moderna e sostenibile, nonché all’attivazione di studi che portino a scoprire quale è la vera entità della biomassa ittica presente nel Garda, studi mai eseguiti in questi anni e tutte proposte guarda caso, fatte dal tavolo di lavoro composto proprio dai pescatori! Si vogliono ottenere studi oggettivi, che possano portare anche a corrette valutazioni su immissioni e prelievi, come suggerito.

Come si può notare, stiamo infatti da tempo facendo proprio quello che altri non hanno mai proposto e fatto, al riguardo siamo sempre aperti ad un confronto propositivo, a trovare soluzioni o ad accettare fattive e coordinate collaborazioni che raggiungano concretezza e obbiettivi.

Non è nostro solito avviare polemiche futili e inutili tra associazioni, anzi da parte nostra siamo sempre stati e saremo sempre disponibili al confronto e al dialogo anche con WWF associazione con la quale spesso abbiamo collaborato per aspetti di difesa lacustre e fluviale, ma in questo caso ci viene spontaneo ribadire e sottolineare… CHE UN EMERGENZA CORMORANO PURTROPPO ESISTE ED È INNEGABILMENTE CONFERMATA DA CENSIMENTI E DATI CERTI!

Non a caso alla Fiera EOS di Verona durante il convegno organizzato da PESCA 4.0 nei giorni scorsi, sono stati proiettati filmati, studi e censimenti regionali aggiornati, oltre ad autorizzazioni che riportano la vera e grave situazione attuale di emergenza confermata anche da ISPRA. Non da meno ricordiamo che da altri dati ufficiali confermati dalla Commissione Pesca del Parlamento Europeo si certifica che un singolo cormorano ogni giorno si nutre di circa 500/600 gr di pesce senza contare i pesci beccati e non mangiati, che riescono a sfuggire dai famelici becchi, ma che purtroppo restano gravemente feriti e destinati anch’essi a morte certa. Da questi dati la commissione europea ha calcolato che i cormorani prelevino più di 300.000 TONNELLATE di pesce dalle acque europee ogni anno, quantità che corrisponde a più del doppio del volume di pesce commestibile prodotto dai pescatori professionisti delle acque interne e dagli acquacoltori di molti stati membri.

Partendo da questi dati certi, lo stesso discorso lo si deve fare per le quantità prelevate dai Cormorani giornalmente sul lago di Garda, decisamente più elevate di quelle catturate da pescatori professionisti e ricreativi.

Sul numero dei cormorani dichiarati dal rappresentante del WWF di “SOLO 800 ESEMPLARI”, diciamo che i dati ufficiali risultano essere ben diversi e più elevati, bisogna infatti tener conto anche di tanti altri posatoi situati nelle vicinanze del Garda, che vedono quotidianamente la migrazione di cormorani che dai posatoi vicini, vengono poi sul Garda a cibarsi. Altro aspetto importante che ha sfalsato i censimenti del 2021/2022, è stato il periodo di covid, dove gli incaricati ufficiali ai censimenti, non hanno potuto operare e svolgere nella maniera corretta gli stessi censimenti.

In ogni caso detto questo, anche se solo dovessimo tener buoni e calcolare il numero confermato dal rappresentante del WWF di “SOLO 800 ESEMPLARI sul Garda, partendo dal presupposto che la matematica non è un’opinione, il calcolo è subito fatto: 800 cormorani dichiarati dal rappresentante WWF x 0,500 gr somma un totale di 400 kg. giornalieri che moltiplicati per 365 giorni l’anno raggiungono la considerevole somma di 146 TONNELLATE di pesce divorate dai “SOLI 800 CORMORANI DICHIARATI DAL RAPPRESENTANTE WWF”, una cifra totale come ben potete immaginare, ben superiore del prelievo effettuato dalla pesca di professione e ricreativa sul Garda. Già solo, analizzando questi dati l’emergenza ci pare innegabile, anche supportati dal fatto che negli anni scorsi la presenza del cormorano era di gran lunga inferiore, mentre oggi è più che triplicata, non solo sul Garda ma anche su altri laghi Lombardi come sull’Iseo e sul lago d’Idro.

Da parte nostra come già più volte scritto, siamo sempre disponibili a confronti seri che affrontino ogni aspetto con valutazioni scientifiche e costruttive, vogliamo valutare la realtà e non il sentito dire. Se un tempo i numeri potevano essere sostenibili di fronte a questa nuova evidente invasione sommata anche alla già massiccia presenza di altri uccelli ittiofagi, oggi questa situazione non può più essere accettata e se servirà ricontare o fare ulteriori censimenti assieme ad organi e enti ufficiali noi ci saremo, come del resto già abbiamo volontariamente e ufficialmente fatto, coordinati dagli Enti preposti, negli anni scorsi.

In ultimo non comprendiamo come da parte del rappresentante del WWF si suggerisca che al posto di guardare ai cormorani si guardi piuttosto all’emergenza gabbiani, a loro dire più numerosi e voraci! Che dire, due pesi due misure! É da tempo che sosteniamo che le specie ittiofaghe sono innumerevoli e tutte indistintamente creano scompensi alla fauna ittica. Inoltre aggiungiamo una ulteriore riflessione: quindi per il rappresentante WWF CORMORANI NO e GABBIANI SI? Sui gabbiani interveniamo sui cormorani No? Questo a noi appare tutto poco serio e aggiungiamo: ma i pesci da salvaguardare come il carpione, il luccio, la trota e tanti altri non meritano altrettanta attenzione?

In conclusione fatte le nostre ponderate e riteniamo, propositive riflessioni, RIBADIAMO e CHIEDIAMO che la politica si attivi per definire un percorso ufficiale ed autorizzato per istituire un protocollo di gestione basato su dati scientifici oggettivi che permettano alla luce dei risultati, senza se e senza ma, di attuare un intervento attivo e autorizzato sulla popolazione stabile di cormorano nelle acque interne, numeri e presenze ormai indiscutibilmente in aumento esponenziale, che mettono a rischio già da troppo tempo, interi ecosistemi fluviali e lacustri….

SALVIAMO I PESCI DA QUESTA INVASIONE SILENZIOSA!!! ORA BASTA ATTESE SERVONO FATTI E INTERVENTI URGENTI!!!"