Nella metà di dicembre era stata stabilita, come data delle elezioni del Presidente della Provincia di Brescia, la giornata di domenica 29 gennaio, nella quale, dalle otto di mattina alle otto di sera, i sindaci e i consiglieri comunali bresciani sarebbero stati chiamati (e forse lo saranno comunque) a votare secondo il criterio ponderale legato alla fascia demografica dei comuni da cui provengono, sulla base della riforma Del Rio, che anni fa tolse ai cittadini la possibilità di eleggere direttamente i propri rappresentanti presso le istituzioni provinciali.

Quella del 2023, se le elezioni dovessero svolgersi regolarmente, potrebbe essere l’ultima volta in cui il Presidente della Provincia e il Consiglio Provinciale saranno eletti indirettamente, infatti sono allo studio, e già assegnati nelle commissioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, alcuni disegni di legge volti a tornare alla situazione precedente, restituendo ai cittadini la possibilità di votare direttamente i propri rappresentanti provinciali.

In una riunione svoltasi lo scorso mercoledì 21 dicembre presso la I Commissione Permanente (Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione) del Senato della Repubblica, durante le discussioni preliminari delle proposte in materia firmate Lega e Fratelli d’Italia, cui si è aggiunto un ulteriore disegno di legge nelle ultime ore da parte di Forza Italia, il Sottosegretario di Stato presso il Ministero degli Affari Interni On. Wanda Ferro avrebbe dichiarato che il Governo starebbe ipotizzando di rinviare le elezioni provinciali di un anno, affinché possa nel frattempo entrare in vigore la nuova norma, questo potrebbe avvenire nei prossimi giorni tramite decretazione d’urgenza, annullando quindi l’appuntamento elettorale previsto per domenica 29 gennaio e rimettendo quindi la parola in mano ai cittadini, non più ai soli sindaci e consiglieri comunali.